In una delle regioni più aride della Cina, un’inopinata e abbondante nevicata rovina i sogni da podio di Dorothea Wierer.
«Ogni colpo era lentissimo»
«Nella staffetta possiamo fare bene, speriamo che le condizioni cambino un po’. Li’ parliamo tutti da zero. Ora riposiamoci, alla mass start penseremo poi». Di sicuro l’atleta delle Fiamme Gialle non è entrata sul tracciato di Zhangjiakou nelle migliori condizioni: «Oggi sentivo molta stanchezza, ieri notte non ho dormito. Mi dispiace più che altro per il tiro, quel problemino mi ha portato fuori ritmo». Ogni colpo lo sentiva "lentissimo", come se i meccanismi del fucile scorressero come gli sci. La campionessa azzurra non si lascia sfuggire nulla che lasci intendere che la mass start del 19 febbraio prossimo sarà la sua ultima gara olimpica di sempre: «Non ci ho pensato e non ci penso, è una gara come le altre. Coppe del Mondo, Mondiali, Olimpiadi la voglia di salire sul podio è la stessa». Dorothea commenta anche il flop dello sci alpino maschile, che oggi ha deluso nello slalom gigante: «Mi dispiace per Luca (De Aliprandini, ndr), quando sei lì ai piedi del podio e sai che potresti farcela, la pressione è maggiore».