Europei in vasca corta, il resoconto della prima giornata azzurra a Kazan: da Franceschi alla staffetta, aspettando Quadarella

Martedì 2 Novembre 2021 di Piero Mei
Europei in vasca corta, il resoconto della prima giornata a Kazan: da Franceschi alla staffetta, aspettando Quadarella

L’acqua è naturalmente azzurra nella piscina di Kazan, città russa dal Cremlino Bianco, dove sono appena cominciati questa mattina 2 novembre gli Europei di nuoto in vasca corta che nel pomeriggio hanno proposto quattro finali. L’Italia è salita sul podio tre volte, e in un'occasione con due atleti (Ciampi e De Tullio nei 400 stile libero). Un inizio tintinnante per la Nazionale che per la prima volta è senza Federica Pellegrini, la Divina in fase d’atterraggio morbido: le resta (forse) un solo impegno in vasca a fine mese, però non lei mai dire mai, e poi verso gli annunciati fiori d’arancio con il suo allenatore Matteo Giunta, il “segreto di Pulcinella” come lo ha definito lei stessa “rivelando” la storia d’amore, fiori per i quali è stata “inondata” di auguri e complimenti, compresi quelli della sua rivale in acqua e in amore, Laure Manudou.

FIGLIA DA PODIO - Il primo podio italiano è venuto nella perima finale, quella dei 400 misti: è in quesra gara che Sara Franceschi, ventunenne livornese, ha conquistato l’argento, e l’oro le è sfuggito per appena due centesimi, quelli che hanno diviso il 4.30:45 della turca Gunes ("li turchi so’ arivati alla marina” come cantava la canzone: stanno emergendo nel nuoto) dal 4.30:47 di Sara che ha toccato in perfetta parità con la serba Crevar, dopo aver accusato la frazione del dorso ed essere splendidamente tornata nella rana e nello stile libero. Appena giù dal podio l’altra azzurra, Alessia Polieri.

Per Sara, che è allenata da papà Stefano, prima medaglia internazionale, oltre al primato personale. «La medaglia la dedico a lui: mi ha sempre sostenuto anche nei momenti complicati della mia carriera. Certo, due centesimi bruciano un po’…», ha detto Sara. Voleva dire tanto.

NON SOLO PAPA’ - Per Stefano Franceschi allenatore una doppia soddisfazione. Perché subito dopo l’argento di Sara è venuto quello, nei 400 stile libero, di Matteo Ciampi, autore di una gara aggressiva che ha chiuso in 3.38:58, avanti per 350 metri e rimontato nelle due vasche finali dall’olandese Kroon. Rinveniva per il terzo posto, dopo una gara guardinga, Marco De Tullio, il ragazzo pugliese dalle grandi speranze, che adesso è allenato da Christian Minotti, lo “Scuro”, come lo chiamano, che allena Simona Quadarella. Prima lo allenava il “Moro”, come chiamano Stefano Morini, il guru che portò alla gloria Paltrinieri. «C’è rammarico - dice Matteo  - gli ultimi 50 metri sono un tallone d’Achille su cui lavorare. Comunque un argento è un super regalo per il mio compleanno che è domani». Ne compie 25.

FIGLIO DA RECORD - Due finali domani per Michele Lamberti: il figlio di Giorgio e di Tanya Vannini (quanti titoli, quanti primati, quante gioie in famiglia!) è entrato in due finali per domani, quella dei 50 dorso e quella dei 100 delfino. Ma mica solo questa: per il dorso Michele si è regalato due primati italiani, la mattina in batteria e il pomeriggio in semifinale, scendendo, primo dei nostri, sotto i 23 secondi, 22.91 in batteria, 22.79 in semifinale. «Papà e mamma saranno contenti e sorpresi: prima di partire mi avevano detto "vai e divertiti", mi sto divertendo», ha detto Michele con un sorriso più largo della vasca. Anche nei 100 delfino ha fatto del suo meglio, con primati personali di mattina e di pomeriggio, e tutto nuotando a pochi minuti di distanza, 16 per la cronaca. Di lui dicono tutti meraviglie, per la nuotata, lo stile, il carattere.

Nel dorso è in finale anche Lorenzo Mora, il cui primato italiano è durato il tempo della batteria del ragazzo Lamberti.

LA QUARTA MEDAGLIA - La quarta medaglia italiana l’hanno presa in quattro: Miressi (21.20), Ceccon (20.82), Zazzeri (20.24, la frazione più veloce di tutte le 32 nuotate dalle otto staffette finaliste) e Orsi, detto “Bomber” (20.66) che è stato pure lui, come Ciampi, rimontato da un olandese, De Boer, quando anche quest’oro nella 4x50 stile libero sembrava a porata di piastra: Per le ragazze della gara omologa, Di Liddo, Di Pietro, Cocconcelli e Tarantino, quarto posto ma non ravvicinato. Bella consolazione per la Di Pietro: farà la finale della gara individuale dove si prevede guerra stellare fra la svedese Sjoestroem e la polacca Wasick.

Nuoto, Matteo Ciampi conquista l'argento all'Europeo in vasca corta

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RANE GUERRIERE - In finale domani nei 100 rana Arianna Castiglioni e Martina Carraro. In semi hanno tirato il freno dopo che in batteria avevano dovuto impegnarsi allo spasimo giacché passavano il tutno al massimo due per nazione e nello stagno azzurro c’era anche Benedetta Pilato e si è intromessa pure Francesca Fangio. La pilato si è classificata con il sesto tempo, quarto delle italiane e perciò è stata subito eliminata: deve riprendersi dalla “botta” olimpica, magari già a Kazan, nei 50. Certo che di rane c’è abbondanza in casa Italia.

SIMONA AL CENTRO - Nella sessione pomeridiana di domani Simona Quadarella avrà la finale degli 800. Stamattina in batteria ha ottenuto in souplesse il secondo tempo, il terzo per Martina Rita Caramignoli. E’ andata fortissimo, per mettere pressione alle azzurre, la russa Kirpchnikova: Simona dovrà darsi da fare per conservare il suo giardino europeo. Domani in vasca anche altri pezzi da medaglia: Gregorio Paltrinieri nei 1500, Nicolo Martinenghi nei 100 rana e Margherita Panziera nei 200 dorso, turni preliminari. Ma non saranno soli: l’Italia in acqua ha una flotta.

Ultimo aggiornamento: 21:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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