Mondiali in vasca corta, rane, Martinenghi e Pilato d'argento ad Abu Dhabi

Venerdì 17 Dicembre 2021 di Piero Mei
Mondiali in vasca corta, rane, Martinenghi e Pilato d'argento ad Abu Dhabi

Le rane sono d’argento per l’Italia ai mondiali di nuoto in vasca corta che si stanno disputando ad Abu Dhabi: Nicolò Martinenghi si piazza al secondo posto nei 100 metri dietro il bielorusso Shymanovich, primatista del mondo, che pratica una avveniristica “rana calciata”, e Benedetta Pilato, la ragazzina terribile di Puglia, sale sullo stesso gradino del podio nei 50 metri, di cui è primatista mondiale, a ridosso di Anastasia Gorbenko, israeliana diciottenne. L’Italia del nuoto aggiunge così altre due medaglie al suo bottino, che adesso è di un oro, tre argenti e un bronzo, a due gradini dal totale dei mondiali scorsi ad Hangzhou, che fu di 7 medaglie; il record è di 12 a Shanhghai 2011, ma c’era ancora, e in che forma, Federica Pellegrini.

«QUESTA MI MANCAVA». «Questa mi mancava», ha detto Nicolò Martinenghi prima di andare alla premiazione: “Tete”, come lo chiamano, è un collezionista di medaglie. Ne ha prese anche, individuali e di staffetta mista, alle Olimpiadi di Tokyo. «Sono molto stanco, ma non potevo tirarmi indietro proprio ora: dovevo difendere il nome di Italia che ho sulle spalle ed il mio personale, Queste sono gare che ti insegnano ad andare oltre il limite.

Questo argento l’ho conquistato con latesta, i nervi e il coraggio: vale quasi quanto un oro». Per ottenerla, Martinenghi ha nuotato in 55.80, contro il 55.70 del bielorusso campione, ed ha toccato sette centesimi prima dell’americano Frink. L’olandese Kamminga, argento olimpico nei 100 e nei 200, era giù dal podio. «Vorrei che questo 2021 non finisse mai», ha continuato Martinenghi: presto accontentato: avrà le staffette miste.

«È PROPRIO BELLA». «È proprio bella», ha detto Benedetta Pilato coccolando la tartaruga di peluche che è la mascotte di Abu Dhabi e che fa coppia con la medaglia. «È la prima cosa che guardo quando salgo sul podio», ha aggiunto: è animalista convinta, ha un cane e un pappagallo. Ma poi si è sbrigata a dire: «Però è bella anche la medaglia». «Mi sono accorta in camera di chiamata che ero in corsia 2, come Nicolò e mi sono detta: vediamo come andrà a finire». È andata a finire nello stesso modo: argento. 29.50 il suo crono: «Speravo di fare meglio», dice pensando al suo record che è di 28.81. «Con il mio migliore non ci sarebbe stata gara». La Gorbenko ha vinto in 29.34. «Ho gareggiato tanto, sono stanca; ora un po’ di riposo, ma a gennaio si ricomincia e “cambierò tutto, a cominciare dal modo di condurre gli allenamenti». C’è un argento mondiale da difendere a Fukuoka in vasca lunga, e poi ci sono gli Europei di Roma 2022.

LE FINALI. Lorenzo Mora si migliora ancora nei 100 dorso che nuota in 49.93, primato personale, ma lo mette all’ottavo posto: «Primo mondiale, prima finale: comunque è un buon inizio», dice. Vince l’americano Shane Casas, 49.13, che sconfigge il fenomeno russo Kolesnikov al termine di una finale stratosferica, che vede tutti gli otto nuotatori sotto l’eccellenza dei 50 secondi.

Ilaria Cusinato è sesta nei 200 farfalla, 2:06.82: «Mi dispiace un po’, però dalla corsia laterale non vedevo bene cosa succedeva. Ora i misti: ai 200 tengo molto». Ha strapazzato la concorrenza, prendendosi l’oro, la cinese Yufei Zhang, 2:03.01. Matteo Ciampi, con il personale di 1:42.76 è ottavo nei 200 stile libero: «Mi sentivo bene, ho fatto del mio meglio; e contro i primi tre c’era poco da fare». Ha vinto, con 1:41.60 il giovanissimo coreano Sunwoo Hwang: di lui si parlerà spesso in futuro.

La staffetta mista delle ragazze vede l’Italia, schierata con Di Liddo, Castiglioni, Di Pietro e Cocconcelli settima con il tempo di 1:45:20; l’oro, con primato del mondo uguagliato, 1:42.38, è della Svezia che aveva in acqua le sorelle Louise e Sophie Hansson, la strepitosa Sarah Sjoestroem e la Coleman. La staffetta dello stile libero ma mista nei sessi vede la Di Pietro e la Cocconcelli a un’altra faticata, insieme con i due maschi d’apertura, Zazzeri e Miressi: si piazza al quinto posto, 1:30.02, con il Canada che vince l’oro 1:28.55 davanti a Olanda, Russia e Stati Uniti.

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E SE DOMANI… Domani ancora belle finali: fa sognare Matteo Rivolta, qualificato per la finale dei 100 farfalla con il miglior tempo, 49.07. Eppure non è soddisfatto: «Io vedo sempre il bicchiere mezzo vuoto, anche se stavolta è pieno per tre quarti: ho fatto una gran fatica». Michele Lamberti, al debutto mondiale, è dodicesimo: «Ho cercato di essere più aggressivo ma non è bastato». In mattinata si era qualificata per la finale degli 800 Simona Quadarella: 8:14.10. «Non ho tirato, spero di far meglio in finale e penso di poter fare un altro tipo di gara. Anche perché ho il supporto di papà e di mia sorella Erica, che vive a Jeddah, in Arabia e mi ha raggiunto qui». Il miglior tempo è della cinese diciannovenne (Simona ne compirà 23 sabato) Li Bingjie, 8:10.08. Qualificata come quinta anche la russa Kirpchnikova, che ai recenti Europei di Kazan ha sempre battuto la Quadarella. In finale, sesta, anche Martina Rita Caramignoli

Ultimo aggiornamento: 18:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA