La Federazione internazionale di nuoto ha inviato una lettera di richiamo alla federnuoto d'Australia e all'atleta Mack Horton che ieri, alla premiazione dei 400 sl ai Mondiali di nuoto di Gwangju, si è rifiutato di salire sul podio per protesta contro il vincitore, il cinese Sun Yang, al centro di un caso di doping con tanto di braccio di ferra tra Fina e Wada. La Fina «rispetta il principio della libertà di parola, ma questa - si legge in una nota della federazione - deve essere espressa nel giusto contesto. Come in tutte le principali organizzazioni sportive, gli atleti e i loro entourage sono consapevoli di dover rispettare i regolamenti Fina e di non utilizzare gli eventi Fina per fare dichiarazioni o gesti personali». Quanto alla questione oggetto della protesta di Horton, si sottolinea che essendo attualmente sotto esame da parte di Tas di Losanna non è appropriato da parte della Fina commentarla per evitare pregiudizi. Secondo un ispettore della Wada, Sun Yang mesi fa avrebbe distrutto delle provette di sangue destinate ad un controllo antidoping ma la Fina aveva deciso di attendere la decisione del Tas, che non arriverà prima di settembre, prima di prendere provvedimenti nei suoi confronti. Ieri, intanto, Horton è stato accolto dall'applauso dei colleghi all'ingresso in mensa dopo la clamorosa protesta.
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