Il campione del mondo di ciclismo su strada è ancora Julian Alaphilippe.
L'attacco decisivo è stato lanciato a 15 km dal traguardo, sulla salita di Sant'Antonio. La classica salita belga, breve ed esplosiva: Alaphilippe conosce molto bene questi strappi, e si è lanciato senza guardarsi indietro. Pochi chilometri prima era il Belgio a tenere in mano le redini della corsa, in particolare con Remco Evenepoel, bravo a lavorare sodo per il proprio capitano Wout van Aert, il quale ha però perso brillantezza con il passare dei chilometri.
L'azione di Alaphilippe risulta vincente, anche perchè nessuno dietro è riuscito a prendere in mano la situazione, neppure la nazionale italiana, che fino a quel momento aveva corso molto bene. Le cadute che hanno coinvolto Davide Ballerini e Matteo Trentin hanno costretto gli azzurri a correre diversamente rispetto al piano programmato alla vigilia, tant'è vero che nel finale sono rimasti davanti solo Sonny Colbrelli e Giacomo Nizzolo. Il podio è completato dall'olandese Dylan van Baarle e dal danese Michael Valgren, mentre il campione europeo Sonny Colbrelli ha chiuso in decima posizione, subito davanti al grande favorito della vigilia, Wout Van Aert.
"Mi dispiace per come sia andata ma voglio comunque ringraziare i miei compagni per il grande lavoro svolto - ha affermato Colbrelli dopo il traguardo - purtroppo i ritiri di Trentin e Ballerini hanno condizionato la nostra corsa ma ce l'abbiamo messa davvero tutta". Il campione del mondo, Julian Alaphilippe, ha invece raccontato un retroscena: "Sono senza parole per questo trionfo, me lo sono cercato e ho fatto uno sforzo molto importante negli ultimi chilometri. I tifosi belgi a bordo strada non hanno usato delle belle parole nei miei confronti, e questo mi ha dato ulteriore carica".