VENEZIA - Michele Campagnaro, ventenne salzanese, il 2013 è stato per lui l'anno della rivelazione, della consacrazione quale uno dei migliori rugbysti dell'ultima leva. Scuola Mirano ed Accademia Fir (3 anni), attualmente è in forza al Benetton Treviso. S'è imposto all'attenzione internazionale guidando gli azzurrini dell'Under 20 al sucesso nella Junior Word Rugby Trophy in giugno a Tenuco (Cile). Di conseguenza la promozione nella nazionale maggiore. In autunno esordio contro Fiji, in sostituzione di Luca Morosini, vittima d'un serio infortunio (asportazione milza). Poi titolare contro l'Argentina.
«Grandissima soddisfazione - riferisce il nostro - essere approdato alla prima squadra azzurra. Nel ruolo di secondo centro mi son dovuto impegnare al massimo per interpretare il nuovo sistema di difesa in pressione, voluto dal coach Brunel. Confesso che la tattica non l'ho assimilata appieno. Sono incappato in qualche errore. L'unica meta contro l'Argentina l'ho messa a segno io ma, in tutta sincerità, è merito più della squadra che del sottoscritto».
Leggi l'articolo nel Gazzettino di Venezia o nell'edizione digitale cliccando qui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA «Grandissima soddisfazione - riferisce il nostro - essere approdato alla prima squadra azzurra. Nel ruolo di secondo centro mi son dovuto impegnare al massimo per interpretare il nuovo sistema di difesa in pressione, voluto dal coach Brunel. Confesso che la tattica non l'ho assimilata appieno. Sono incappato in qualche errore. L'unica meta contro l'Argentina l'ho messa a segno io ma, in tutta sincerità, è merito più della squadra che del sottoscritto».
Leggi l'articolo nel Gazzettino di Venezia o nell'edizione digitale cliccando qui.
