Eliud Kipchoge a Vienna ha sfondato per la prima volta nella storia il muro delle due ore nella maratona. Questa mattina nella capitale austriaca per la sfida Ineos 159 il campione keniano ha chiuso la distanza dei 42 chilometri e 195 metri in 1 ora 59 minuti 40 secondi. Kipchoge, 35 anni, ha corso alla media mostruosa di due minuti e 50 secondi al chilometro, aiutato da una batteria di 41 "lepri" (numero simbolico, aggiungendo il protagonista) da sogno lungo il percorso interno al Prater. Una giornata storica per l'atletica mondiale: euforico il pubblico che ha seguito l'appassionante sfida. Mai in difficoltà durante la sua pazzesca sfida e ha chiuso addirittura con uno scatto fantastico prima del traguardo, lasciando dietro tutti gli atleti che lo hanno aiutato. Un arrivo da eroe, 400 metri finali da solo tra gli applausi dei fan. Non è un record ufficiale, ma comunque Kipchoge (campione olimpico in carica e detentore del primato mondiale, registrato a Berlino nel 2018) la maratona l'ha corsa a una media inimmaginabile per i runner amatoriali.
«Ognuno di noi se si prepara nella sua vita può raggiunge risultati impossibili». Queste le prime parole di Eliud Kipchoge poco dopo aver centrato sulle strade di Vienna l'impresa di scendere sotto le due ore nella maratona. «Volevo ispirare tante persone, nell'idea di spingersi oltre i limiti umani, ci ho provato tante volte e questa volta ci sono riuscito».
Tra i pacer tanti nomi illustri ad aiutare in corsa Kipchoge, tra questi l’argento mondiale dei 5000, l'etiope Selemon Barega, gli statunitensi Matt Centrowitz e Bernard Lagat e i fratelli norvegesi Henrik Filip e Jakob Ingebrigtsen.
COS'E' INEOS 159
Dopo Monza Vienna. Eliud Kipchoge all'alba, tenterà nuovamente di abbattere il muro delle 2 ore nella maratona. Due anni fa a Monza sfiorò il record dei record correndo in 2h00'25«. L'atleta keniano 35enne accompagnato da una squadra di 'lepri' lungo un percorso nel Prater, il famoso parco sulla sponda del Danubio, che per l'occasione è stato riasfaltato.