Irving No vax, la sua verità: «Perderò milioni di dollari, ma è una cosa più grande del basket»

Il play sospeso in Nba dai Brooklyn Nets: «Questa è la mia vita, posso fare quello che voglio e nessuno può dirmi che cosa devo o non devo farci»

Giovedì 14 Ottobre 2021
«Vi spiego perché non mi sono vaccinato»
6

Ha scelto una diretta sul suo profilo Instagram, Kyrie Irving, per raccontare la sua scelta di non vaccinarsi che gli è costata la sospensione da parte della sua franchigia Nba, i Brooklyn Nets: «Nessuno dovrebbe essere costretto a fare qualcosa che non vuole al proprio corpo: ne abbiamo solamente uno.

Questa è la mia vita, posso fare quello che voglio e nessuno può dirmi che cosa devo o non devo farci. Il mio obiettivo non era essere dipinto come un eroe, come un cattivo o come uno che va contro gli obblighi vaccinali. Ma nessuno può sabotare la mia voce e portarmi via il potere che ho parlando di certe cose».

Nba, Irving non potrà più giocare: la linea dura dei Brooklyn Nets con il cestista no vax

Irving e la scelta di non vaccinarsi

Il playmaker americano va avanti. «Mi era stato promesso che ci sarebbero state delle esenzioni e che non sarei stato costretto a vaccinarmi - racconta l'ex giocatore di Cleveland e Boston -. Non era un problema prima che iniziasse la stagione (in realtà la legge di New York è passata 10 settimane fa ed era chiaro da 6 settimane che anche i giocatori di Nets e Knicks ne sarebbero stati toccati, ndr). L'obbligo vaccinale non era una cosa che avevo previsto e per la quale ho potuto strategicamente decidere quello che sarebbe stato meglio per me e la mia famiglia. Ho scelto di non vaccinarmi, e chiederei a tutti di rispettare la mia scelta. Rimarrò in forma, pronto a giocare e a riunirmi ai miei compagni per essere parte di qualcosa di grande. La mia non è una decisione politica, non riguarda la Nba o nessuna altra organizzazione. Riguarda la mia vita e quello che scelgo di fare».

«Non sono contro i vaccini, ma faccio ciò che è giusto per me»

Irving ha anche respinto l'etichetta di «paladino» degli anti-vax: «Io sono un giocatore di pallacanestro, giusto? Eppure sono stato utilizzato come un esempio. Per qualche strano motivo alla gente piace buttare dentro il mio nome in un sacco di str… Io non sono contro i vaccini, non è una questione di schierarsi né da una parte né dall'altra. Il punto è fare quello che sento sia giusto per me. Se avete deciso di vaccinarvi, io vi sostengo. Se avete deciso di non farlo, io vi sostengo. Sono ancora incerto su molte cose, e va bene. Se devo essere demonizzato per avere delle domande a cui trovare risposte e prendermi il mio tempo per prendere una decisione sulla mia vita, va bene. È una cosa su cui devo riflettere, ma so quali sono le conseguenze delle decisioni che prendo».

La principale è quella di non poter scendere in campo con i suoi compagni di squadra, ma anche quella di perdere potenzialmente 16 milioni di dollari, oltre all'estensione di contratto da 181 che i Nets, secondo le ultime voci, non sarebbero più disposti a offrirgli: «Mi dicono "Perderai un sacco di soldi per questa storia". E quindi? Non è sempre tutto legato ai soldi. È fare quello che è meglio per te. Pensate davvero che io voglia perdere dei soldi? Pensate che io voglia lasciar perdere il mio sogno di inseguire un titolo? Che voglio perdere il mio lavoro, o che voglio stare a casa senza poter andare con i miei compagni di squadra alla ricerca di quello che vogliamo? Il basket è il mio sogno e quello su cui lavoro da quando andavo alle elementari. Pensate che voglia perdere ciò che mi dà da vivere per via di un obbligo? Perché non voglio trovare un accordo? Perché non sono vaccinato? Andiamo. Non verrò usato come una marionetta in questa storia».

«Amo questo gioco, non avrei mai voluto dover lasciare la mia passione, il mio amore, il mio sogno per via di questo obbligo e di quello che sta succedendo nel mondo. A volte però bisogna prendere delle decisioni che possono metterlo a repentaglio. È spiacevole, ma questo è dove siamo nel 2021. Sono un giocatore di pallacanestro vero. La mia eredità verrà scritta per sempre. Sono grato di aver avuto questo talento per poter performare al più alto livello. Ma a questo punto non riguarda più solo quello. È più grande del basket», conclude Irving.

Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 10:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci