GP di Spagna, Sainz insidia Verstappen in prima fila. Leclerc cambia i pezzi e parte dalla pit lane

Domenica 4 Giugno 2023 di Giorgio Ursicino
Leclerc e Sainz a Barcellona

Le carte si mischiano, ma il padrone è sempre lui.

Su una pista “vera” che, nella F1 moderna, è ormai una rarità, Max Verstappen ha ribadito perché è il bicampione del mondo in carica, con una pesante opzione sul terzo titolo di fila. Specialmente se oggi pomeriggio si metterà in saccoccia il quinto trionfo in sette gare. L’olandese volante ormai passeggia, lasciando anche l’incredulo compagno di squadra a battagliare con i comuni mortali. A Montmelo, alla porte di Barcellona, il tracciato dove vinse il suo primo GP all’esordio con la Red Bull, guida come un chirurgo. Nel circuito catalano non c’è da appoggiarsi ai muretti, né serve sverniciare i guardrail. La vie di fuga sono ampie e le zone di fuga ghiaiose rassicuranti. Per lui, però, è come se non ci fossero. Mai un sovrasterzo. Nessuna scodata. L’astronave di Adrian Newey in mano a lui appare ancora più marziana: il genio dell’aerodinamica, quando inventa i magici flussi, tiene certamente conto che a guidare la RB non c’è uno qualsiasi, quindi si può spingere ancora più avanti.

Il fenomeno ieri ha fatto corsa a sé, rifilando mezzo secondo a chi lo affianca in prima fila, il solido ferrarista Carlos Sainz che ha magistralmente messo a frutto gli sviluppi alle pance e non solo che Fred Vasseur gli ha messo a disposizione come promesso. I quattro piloti successivi sono tutti in un decimo e la loro disposizione è quasi casuale. Dietro il ragazzo di Madrid che corre davanti ai tifosi di casa, in un battito di ciglia, hanno segnato il tempo in Q3 Norris con la McLaren, Gasly con l’Alpine (penalizzato, partirà decimo) e sua maestà Hamilton con le Mercedes. Poi le due Aston, l’altra Alpine, la sorprendente Haas di Nico Hulkenberg e la seconda McLaren che chiude le prime dieci posizioni. Nella prima metà dello schieramento mancano calibri pesanti.

Dove sono i compagni dei due in prima fila? Sergio Perez è undicesimo, il principino di Maranello Leclerc addirittura in ultima fila, George Russell, con la Stella, a fianco di Checo. Eppure non c’è stato alcun incidente, disastrosa uscita di strada o mostruoso errore al muretto dei box. Semplicemente i driver non hanno capito cosa non ha funzionato. «Vedremo. Certo se mi dicessero che sulla SF-23 era tutto a posto resterei sorpreso...», ha spigato uno stralunato Charles. Di umore opposto il compagno: «Ho guidato bene, non ho fatto errori: se vogliamo agguantare il podio questa è la posizione migliore...». Distaccato l’orange: «La macchina era su due binari, piacevole guidare cosi...». Cosa accadrà oggi alle 15 quando si spegnerà il semaforo?

Se non ci saranno imprevisti, sempre possibili in F1, il Campione saluterà tutti e li rivedrà al traguardo, anche se non spingerà certo a fondo. Se il qualifica ha mezzo secondo di margine, sul passo possono diventare 8 decimi o, addirittura, un secondo. Perez sicuramente risalirà, ma non è affatto certo che le RB possa fare doppietta. Alle spalle di super Max ci sarà battaglia soprattutto fra Ferrari e Mercedes, Sainz e Hamilton. C’è attesa per capire quanto è cresciuta la Rossa sulla distanza, specialmente su un fondo che mangia le gomme. Sembra favorito l’inglese soddisfatto della rivista W14, Carlos dovrà difendere il podio da Alonso e Perez che hanno vetture con più garanzie.

Ultimo aggiornamento: 20:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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