Golf, il britannico Casey: «Non son un fan dei rinvii ma credo sia giusto fa slittare la Ryder 2020»

Domenica 22 Marzo 2020
Golf, il britannico Casey: «Non son un fan dei rinvii ma credo sia giusto fa slittare la Ryder 2020»
«Non sono mai stato un fan dei rinvii ma qui non si tratta più di sport e golf, ma della salute delle persone.
Per questo motivo credo che la Ryder Cup 2020 debba essere rinviata». Il campione britannico di golf, Paul Casey, uno dei veterani del Team Europe e tra i protagonisti dell'ultima sfida biennale di Parigi 2018, è netto sulle scelte da fare in questo momento di grave emergenza per il coronavirus. «La risposta è sì - ha aggiunto in un'intervista alla BBC - credo che la sfida con gli Usa del Wisconsin vada posticipata. È già successo nel 2001 (dopo l'attentato dell'11 settembre, ndr) e non vedo perché non possa accadere nuovamente. Sono certamente deluso, il green mi manca ma qui ora bisogna preoccuparsi della sicurezza, della salute e dell'impatto economico sul mondo che questa pandemia di coronavirus provocherà». Sale così il pressing dei big del golf sugli organizzatori del torneo. Casey (con 4 apparizioni in Ryder Cup all'attivo) sollecita il rinvio della super sfida tra Usa e Vecchio Continente in programma dal 25 al 27 settembre al Whistling Straits Golf Course di Haven, nel Wisconsin. Già nei giorni scorsi il capitano del Team Europe, Padraig Harrington, aveva avanzato l'ipotesi slittamento salvo poi fare retromarcia e parlare di «notizie inventate» dopo un articolo del The Telegraph riguardante il rinvio della competizione al 2021. 
Ultimo aggiornamento: 12:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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