Giro, si parte da Torino nel segno della normalità

Sabato 8 Maggio 2021 di Carlo Gugliotta
Giro, si parte da Torino nel segno della normalità

Da Torino a Milano, come avvenuto già nel 2011, senza transitare per il Lazio.

Il Giro d’Italia che scatta oggi con la cronometro inaugurale nel capoluogo piemontese, su un tracciato di 8,6 km, è una corsa che cerca di riportare un pizzico di normalità dopo che la stagione 2020 è stata completamente funestata dall’emergenza sanitaria Covid-19. Le restrizioni sono ancora molte, tanto è vero che anche il pubblico non potrà essere presente in massa come avveniva in passato, quando la gente trascorreva il mese di maggio ad abbracciare la corsa rosa, ma perlomeno, in questo 2021, il Giro come da tradizione torna a maggio, dopo la parentesi di ottobre. La startlist della corsa rosa vede favorito numero uno il britannico Simon Yates, che nel 2018 andò in crisi a poche tappe dalla conclusione di una corsa che stava dominando, cedendo lo scettro finale a Chris Froome. Dopo aver vinto pochi giorni fa il Tour of the Alps, Yates è ancora una volta uno dei favoriti principali, anche perché avrà una squadra compatta attorno a sé per cercare di vincere. Gli occhi degli appassionati sono rivolti anche verso il colombiano Egan Bernal, vincitore del Tour de France 2019 e reduce da un’annata durante la quale ha patito vari problemi alla schiena. Al via ci sarà anche Remco Evenepoel, considerato il nuovo Eddy Merckx dal pubblico belga, che torna in gara dopo il drammatico incidente al Lombardia dello scorso anno. Non dobbiamo poi dimenticare Jai Hindley, che dividerà i gradi di capitano con Romain Bardet. 

GLI ITALIANI 
Diversa la situazione dei corridori italiani. Per quanto riguarda la classifica generale sembra difficile puntare sul solito Vincenzo Nibali, il quale è reduce dalla frattura al radio rimediata tre settimane fa dopo una caduta in allenamento. La sua squadra, la Trek-Segafredo, partirà con un tridente composto dal siciliano, da Giulio Ciccone e dall’olandese Bauke Mollema. Sulla carta c’è davvero la possibilità di fare qualcosa di molto importante. I colori azzurri sembrano brillare di più in vista degli arrivi in volata, con il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo che sarà uno degli sfidanti più agguerriti di Caleb Ewan, Peter Sagan e Dylan Groenewegen, che torna in corsa dopo la squalifica di nove mesi rimediata dopo aver causato una caduta spaventosa al Giro di Polonia. I tifosi aspettano con fiducia anche Elia Viviani, reduce da un 2020 senza acuti.

IL PERCORSO 
Sulla carta, il Giro d’Italia numero 104 sembra essere duro ma non durissimo. Una delle prime frazioni insidiose saranno quelle di Ascoli Piceno e di Campo Felice, così come quella sugli sterrati di Montalcino. Lo Zoncolan verrà affrontato dal versante meno difficile, mentre la tappa regina sarà quella di Cortina d’Ampezzo. Non è da escludere che il Giro possa risolversi nella cronometro finale di Milano, come avvenuto lo scorso anno, quando Tao Geoghegan Hart ha superato Jai Hindley solo nell’ultima frazione. In totale, gli arrivi in salita saranno cinque, mentre le cronometro saranno solo due: quella di oggi a Torino e l’ultima a Milano. E chissà che Filippo Ganna non possa riconfermarsi alla prima tappa, proprio come nel 2020, quando esordì al Giro d’Italia conquistando la prima maglia rosa. Il suo avversario numero uno sarà Victor Campenaerts, primatista dell’ora. 

Ultimo aggiornamento: 19:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA