Da Torino a Milano, come avvenuto già nel 2011, senza transitare per il Lazio.
GLI ITALIANI
Diversa la situazione dei corridori italiani. Per quanto riguarda la classifica generale sembra difficile puntare sul solito Vincenzo Nibali, il quale è reduce dalla frattura al radio rimediata tre settimane fa dopo una caduta in allenamento. La sua squadra, la Trek-Segafredo, partirà con un tridente composto dal siciliano, da Giulio Ciccone e dall’olandese Bauke Mollema. Sulla carta c’è davvero la possibilità di fare qualcosa di molto importante. I colori azzurri sembrano brillare di più in vista degli arrivi in volata, con il campione italiano ed europeo Giacomo Nizzolo che sarà uno degli sfidanti più agguerriti di Caleb Ewan, Peter Sagan e Dylan Groenewegen, che torna in corsa dopo la squalifica di nove mesi rimediata dopo aver causato una caduta spaventosa al Giro di Polonia. I tifosi aspettano con fiducia anche Elia Viviani, reduce da un 2020 senza acuti.
IL PERCORSO
Sulla carta, il Giro d’Italia numero 104 sembra essere duro ma non durissimo. Una delle prime frazioni insidiose saranno quelle di Ascoli Piceno e di Campo Felice, così come quella sugli sterrati di Montalcino. Lo Zoncolan verrà affrontato dal versante meno difficile, mentre la tappa regina sarà quella di Cortina d’Ampezzo. Non è da escludere che il Giro possa risolversi nella cronometro finale di Milano, come avvenuto lo scorso anno, quando Tao Geoghegan Hart ha superato Jai Hindley solo nell’ultima frazione. In totale, gli arrivi in salita saranno cinque, mentre le cronometro saranno solo due: quella di oggi a Torino e l’ultima a Milano. E chissà che Filippo Ganna non possa riconfermarsi alla prima tappa, proprio come nel 2020, quando esordì al Giro d’Italia conquistando la prima maglia rosa. Il suo avversario numero uno sarà Victor Campenaerts, primatista dell’ora.