Giro: impresa di Lorenzo Fortunato sullo Zoncolan, Bernal conserva la maglia rosa, Yates recupera terreno

Sabato 22 Maggio 2021 di Carlo Gugliotta
Lorenzo Fortunato vince sullo Zoncolan

Un ragazzo Fortunato vince sullo Zoncolan. Ed è una vittoria nel segno di Ivan Basso. Lorenzo Fortunato, corridore di 25 anni, ottiene il suo primo successo da professionista sulla salita più ambita dagli scalatori di tutto il mondo, il monte Zoncolan. Scattato nella prima parte di tappa insieme ad un drappello di attaccanti, Fortunato è riuscito a forzare il ritmo negli ultimi tre chilometri della salita friulana, affrontata dal versante meno duro, quello di Sutrio, dove però negli ultimi tre chilometri le pendenze sono superiori al 22%. E' proprio quando la strada diventa più proibitiva che Fortunato rimane da solo e si invola verso il successo davanti a Jan Tratnik, ultimo a mollare. 

Nella fuga di Fortunato era presente anche un suo compagno di squadra della Eolo-Kometa, Vincenzo Albanese.

Questo fa capire come la squadra abbia davvero cerchiato di rosso la frazione Cittadella - monte Zoncolan. Il team è nato sotto l'egida della Fondazione di Alberto Contador, che ha portato avanti questo progetto insieme a suo fratello Fran e ad Ivan Basso, il quale, fino ad oggi, era stato l'ultimo italiano capace di vincere sullo Zoncolan. Per la Eolo-Kometa è la prima partecipazione al Giro d'Italia, e viene battezzata da un successo nella frazione più significativa. Fortunato, originario di Castel de' Britti, paese dove vive Alberto Tomba, che oggi ha seguito la corsa da casa con il papà di Lorenzo, è anche il terzo italiano capace di vincere sulla terribile salita friulana, dove prima di Basso si è imposto per due volte Gilberto Simoni.

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"Sono davvero felice, non sto nella pelle - ha spiegato Lorenzo Fortunato dopo il successo - la mia ultima vittoria risaliva al 2016. Ero ancora Under 23 e anche quel giorno c'era Albanese in fuga con me. Vorrei dedicare questa vittoria al patron del team Luca Spada, alla squadra, alla Fondazione di Alberto Contador, ai miei genitori e alla mia ragazza, che ogni giorno mi segue mentre è al lavoro. Stamattina Ivan mi ha detto che avrei potuto vincere la tappa se fossi andato in fuga. Ho seguito le direttive della squadra e sono gestito a dosare la fatica nel finale. Assicuro che mi vedrete ancora in salita nelle prossime tappe". Il giovane vincitore è stato anche abile ad evitare un tifoso che gli si era avvicinato troppo mentre era da solo in testa alla corsa, rischiando di farlo cadere.

Per quanto riguarda la classifica generale, prima dell'approccio allo Zoncolan è stata l'Astana Premier Tech di Alexander Vlasov a scandire l'andatura. Una volta arrivati ai piedi del gigante della Carnia, Vlasov non è riuscito a imporre il proprio ritmo, con la Ineos Grenadiers che ha corso ancora una volta in maniera impeccabile per Egan Bernal. Nel finale l'unico corridore in grado di attaccare la maglia rosa è stato Simon Yates, grande favorito alla vigilia di questo Giro d'Italia per il successo ottenuto al Tour of the Alps. Il britannico e il colombiano sono andati via insieme fino a pochi metri dal traguardo, quando Bernal è riuscito a rifilare pochi secondi all'avversario. Grazie a questo attacco, Yates è ora secondo, confermando quanto di buono aveva fatto vedere a Montalcino, frazione al termine della quale era rientrato prepotentemente in classifica generale, e si candida ad essere lo scomodo avversario del colombiano per il finale di Giro.

In casa Italia ci si consola con la grande prestazione di Damiano Caruso, ancora terzo in classifica generale, mentre crolla Vincenzo Nibali, che si è staccato a 7 km dall'arrivo e perde più di 12 minuti da Bernal. Resta nella top-10 della classifica generale Giulio Ciccone, ma è distante poco più di tre minuti dalla maglia rosa. E domani si corre ancora in Friuli con la tappa Grado-Gorizia.

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