Santilli (Oss. Bikeconomy): «Vuelta e Tour non trattano in questo modo le loro capitali»

Giovedì 25 Febbraio 2021 di Carlo Gugliotta
Santilli (Oss. Bikeconomy): «Vuelta e Tour non trattano in questo modo le loro capitali»

«Il Giro d’Italia che non passa per Roma è un’occasione persa. Credo che un passaggio della corsa rosa nella Capitale debba essere inserito all’interno della Costituzione». Gianluca Santilli è stato organizzatore della Granfondo Campagnolo Roma ed è attualmente il presidente dell’Osservatorio Bikeconomy. 
È rimasto sorpreso dall’assenza di Roma nelle tappe del prossimo Giro d’Italia? 
«Secondo me si tratta di un’occasione persa, non solo per il Comune di Roma ma anche per Rcs Sport, che organizza il Giro. Roma non ha nulla da invidiare agli arrivi di Parigi del Tour de France o di Madrid alla Vuelta. Se venisse proposta una tappa a Roma ogni anno, gli altri due grandi giri lotterebbero per il secondo e terzo gradino del podio in quanto a bellezza dello scenario». 
Una tappa del Giro a Roma sarebbe una vetrina importante anche per la mobilità ciclabile e per il cicloturismo. 
«La Capitale e i Castelli Romani sono territori in grado di richiamare moltissime persone che vogliono fare delle vacanze in bicicletta, ma il problema è che gli eventi ciclistici, come avvenuto anche per Granfondo Roma, vengono visti dalle amministrazioni quasi come un impiccio più che come un’opportunità». 
Il Colosseo e i Fori Imperiali hanno qualcosa da invidiare all’Arc de Triomphe di Parigi o alla piazza di Madrid? 
«Purtroppo è stata persa un’altra occasione, come già avvenuto nel 2018, quando la corsa è arrivata a Roma e ha suscitato polemiche per la cattiva gestione del manto stradale».
 

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