Morte Gimondi, Merckx: «Stavolta perdo io, addio caro amico». Motta: «E' un colpo durissimo, se ne va un pezzo di storia»

Venerdì 16 Agosto 2019
Morte Gimondi, Merckx: «Stavolta perdo io, addio caro amico». Motta: «E' un colpo durissimo, se ne va un pezzo di storia»
«Stavolta perdo io». Eddy Merckx ricorda il rivale-amico Felice Gimondi con parole di omaggio poetiche e allo stesso tempo di valutazione tecnica del campione che è stato. «Perdo prima di tutto un amico e poi l'avversario di una vita. Abbiamo gareggiato per anni sulle strade l'un contro l'altro - ricorda ancora il fuoriclasse belga - ma siamo diventati amici a fine carriera. L'avevo sentito due settimane fa così come capitava ogni tanto. Che dire, sono distrutto». 

«Felice è stato prima di tutto un grande uomo, un grande campione, purtroppo ce lo hanno portato via - prosegue con la voce rotta dall'emozione Merckx - È una grande perdita per il ciclismo.
Mi vengono in mente tutte le lotte che abbiamo fatto insieme... Un uomo come Gimondi non nasce tutti i giorni, con lui se ne va una fetta della mia vita. È stato tra i più grandi di sempre». 


«È un colpo durissimo che mi lascia senza parole. Eravamo nemici sempre, ma c'era grande rispetto per l'uomo, per l'atleta e per il rivale». Così Gianni Motta commenta la scomparsa di Felice Gimondi. «Con lui e ne va un pezzo della storia d'Italia e anche della mia - prosegue Motta -. Eravamo entrambi nati poveri e siamo cresciuti a forza di colpi sui pedali. Eravamo rivali, litigavamo - ricorda -. Una volta lo chiamai e gli dissi basta litigare, Felice, pensiamo solo a correre».
Ultimo aggiornamento: 21:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA