Scherma, l'avversaria si infortuna, lei smette di gareggiare (e le lascia la vittoria): il gesto di fair Play nella finale

I diciassette secondi intercorsi tra il momento in cui Gaia si rimetteva in guardia nonostante il dolore e la scelta di Rossatti di dargliela vinta resteranno per sempre impressi nel cuore della spadista romana

Martedì 18 Aprile 2023 di Giacomo Rossetti
Scherma, l'avversaria si infortuna, lei smette di gareggiare (e le lascia la vittoria): il gesto di fair Play nella finale

Forse lo sport italiano ha già la sua più bella storia di fair play del 2023. Nella finale di spada femminile ai campionati tricolori U23 tenutisi a Vercelli, Gaia Traditi delle Fiamme Oro Roma affrontava Emilia Rossatti dell'Accademia Bernardi Ferrara: in vantaggio 12-9, a 17 secondi dalla fine Traditi si è storta la caviglia, ma la sua avversaria ha deciso di non tirare più, consegnandole la vittoria.

Rocco Hunt: «Mare Fuori? A Sanremo portai un rap in napoletano ma le radio mi chiesero di tradurlo in italiano»


IL RACCONTO
«Se mi sarei mai aspettata una cosa del genere? Da Emilia sì racconta Traditi, romana classe 2000 Ci conosciamo da una vita, abbiamo fatto tante gare insieme e siamo molto amiche.

Devo dire che un gesto del genere me lo sarei aspettato anche dalle altre due ragazze arrivate sul podio, mentre non so se altre atlete avrebbero fatto lo stesso». I diciassette secondi intercorsi tra il momento in cui Gaia si rimetteva in guardia nonostante il dolore e la scelta di Rossatti di dargliela vinta resteranno per sempre impressi nel cuore della spadista romana: «Sono scoppiata a piangere, perché lì per lì non te lo aspetti, ma quando ho visto che Emilia indietreggiava, mi è scoppiato il cuore». Commozione pura, sentimenti che le parole provano a raccontare, senza riuscirci. Poi, a gara ormai finita, è arrivato l'abbraccio: lungo, intenso, indescrivibile: «Le ho detto solo grazie', qualunque altra cosa sarebbe stata in più, ma lei ha compreso dalle mie lacrime il mio stato d'animo». La domanda sorge spontanea: Traditi avrebbe fatto lo stesso se l'avversaria fosse incappata in un infortunio, nelle medesime condizioni? Lei garantisce di sì. «Mi sarei comportata esattamente come lei». Era una gara importante, perché il primo posto garantiva la qualificazione agli Europei di Budapest in programma a fine maggio. Rossatti, rinunciando ad attaccare, aveva messo in conto tutto ciò.


OBIETTIVO COLOMBIA
Gaia è entrata nel mondo Fiamme Oro da piccolissima, aveva appena cinque anni: «Mio papà cercava per me uno sport in cui non ci fosse vento e pioggia, visto che mio fratello Fabrizio all'epoca giocava a calcio». Un collega del padre suggerì la scherma e con la scuola della Polizia per Traditi fu amore a prima vista: «E' la mia casa. Cinque anni fa sono anche entrata nel Corpo, è come una seconda famiglia». Il suo allenatore attuale è Daniele Pantoni. Dopo la maturità al liceo scientifico sportivo, la ragazza di San Giovanni ha scelto di dedicare «tutte le energie» alla scherma. Il suo idolo è sempre stata Valentina Vezzali, e dopo averla conosciuta questa convinzione si è rafforzata: «E' una donna speciale, che ti motiva un sacco. Il pensiero che lei saliva in pedana con ogni tipo di infortunio mi ha motivato a non ritirarmi a Vercelli». Lontano dagli allenamenti, Gaia ricarica le batterie uscendo con le sue amiche, che sia per andare al mare oppure per fare «shopping terapeutico». Adesso la priorità è rimettere a posto la caviglia in vista della tappa di Coppa del Mondo in programma a Cali il 5 maggio prossimo: «Dopo l'infortunio ero disperata perché temevo che non ce l'avrei fatta. Domani faccio la risonanza, non dovrei avere microfratture ma incrociamo le dita».


L'AMICA-RIVALE
Emilia Rossatti, l'altra protagonista di questa piccola favola, non ha dubbi: «Lo rifarei, anche in una finale olimpica, perché sarebbe la cosa giusta, sempre». Un'onestà morale estrema, che fa sorridere se si pensa alle simulazioni dei calciatori di Serie A. «Quando la gara è ripresa e ho iniziato a camminare all'indietro, ero fiera della mia decisione - conclude senza rimpianti Non so se riuscirò a entrare tra le quattro convocate per gli Europei U23 di Budapest, ci spero». Un'amicizia conta più di un torneo, per quanto importante.

Ultimo aggiornamento: 07:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci