Europei Budapest 2021, Quadarella è medaglia d'oro negli 800 stile libero: i risultati

Martedì 18 Maggio 2021 di Piero Mei
Europei Budapest 2021, Quadarella è medaglia d'oro negli 800 stile libero: i risultati

La ragazza del podio è sempre lei, la ragazza d’oro è sempre Simona Quadarella “romana de Roma”, “Ledecky de noantri” per prendere ad esempio la favolosa Katie, signora dello stile libero (l’americana vuol nuotare tutto a Tokyo, dai 100 ai 1500!). Era scesa con il terzo oro personale al collo a Glasgow europea, ha risalito la montagna d’oro al primo tentativo agli Europei di Budapest, quella degli 800.

Sotto la mascherina ha cantato i Fratelli d’Italia, non si sentiva ma l’ha fatto ha detto lei; ha ritmato con la testa; e con le mani e il ritmo ha preso i ragazzi della bolla, niente pubblico ma solo addetti.

SEMPRE PRIMA

Sempre prima o quasi la Quadarella. Ha toccato seconda ai 100 dietro la russa Egorova poi, cinquanta dopo cinquanta, è stata sempre avanti chiudendo in 8:20.23 che dice poco o niente e che è addittura qualche decimo sopra l’atteso perché, dice Simona, “speravo di andare sotto i 20”. Ma il crono non conta quando il tempo è d’oro. E con l’oro al collo “si sta benissimo”. Anche con il nastro bianco al braccio con cui i campioni azzurri hanno voluto manifestare ancora la delusione e la rabbia per le piscine che non riaprono e l’adesione alla campagna e all’hashtag #SalviamoLePiscine. Sì, e il nuoto e la sanità.

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“I MIEI 1500”

Ora la Quadarella si sente sollevata ma, avverte, “ho ancora due gare”. E specifica: “I miei 1500 e poi i 400”- Le russe, Kirpichnikova ed Egorova cercavano l’inseguimento di coppia ma nulla potevano: Simona teneva il suo ritmo svelto ed era suo il titolo. “Cercavo stimoli e li ho trovati, una bella gara e ho visto Christian contento da lontano”- Christian è il suo allenatore Minotti che idealmente nuota sempre con lei, solo che lui lo fa a secco in tribuna. Ma pesa la difesa dei tre ori? “Sì e no”. Intanto ha difeso il primo.

FEDE E IL GIUSTO MIX

Dove c’è Fede, c’è medaglia. La gara seminuova della 4x200 mista, due uomini e due donne, pari opportunità e spettacolo anche se lo stile libero ne dà meno giacché tutte le nazioni mandano prima gli uomini e poi le donne, porta subito un argento all’Italia. La gara è seminuova, ma lei è sempre lei, Capitan Federica. La Pellegrini si tuffa in finale, terza frazionista, e dà la sua mano (e che mano!) alla conquista dell’argento. Le sono compagni di podio Stefano Ballo, Stefano Di Cola e Margherita Panziera, chiamata a un surplus di fatica e sempre “signorsì”. Vince la Gran Bretagna, 7:26.67, l’Italia è seconda, 7:29.35 (i parziali: Ballo 1:16.96, Di Cola 1:46.16, Pellegrini 1:55.66, Panziera 2:00.57), con Federica che è la più veloce delle sedici donne in vasca, si poteva dubitarne? La marcia d’avvicinamento a Tokyo continua… “Che bella staffetta, dice da buon Capitano (o capitana) e adesso vediamo per me: sono qui per le staffette, ma vedremo con Matteo se infilarci in mezzo qualche gara individuale; ci vedremo tutti i giorni…”.

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GRAN MIRESSI

Alessandro Miressi migliora ancora nei 100 stile: record italiano prima con la staffetta, poi con la batteria del mattino e con la semifinale del pomeriggio scende addirittura a 47.53, crono di valore internazionale (per dire è il tempo con cui il missile russo Kolesnikov era stato il numero uno in batteria). Il torinese lungo due metri “spara” subito, 22.73 la prima vasca e poi si apre per il finale- “Sì, sono in una nuova dimensione, concentrato al massimo, stavo bene e si è visto, non mi aspettavo così, ma va bene, eh…”. Va benissimo. Domani la finale. Zazzeri non è entrato: lo vedremo al Sette Colli con la sua voglia di Tokyo.

RANE NO E RANE SÌ

Le rane maschio lasciano un po' di amaro, perché Nicolò Martinenghi non è riuscito a salire sul podio, per salire sul quale si lottava solo per secondo e terzo gradino (ben distanziati da virus) giacché in vasca c’era Adam Peaty, l’inglese che negli anni ha abbassato il mondiale dei 100 rana portandolo sotto i 58 e sotto i 57 (56.88 attuali) e siglando tutte le 20 migliori prestazioni all time. Martinenghi però non ha tenuto come ieri in semifinale: 58.94, quinto tempo. “Mi dispiace tantissimo, non so neanche dove ho sbagliato, mi dovrà rifare nei 50” dice con spirito di rivalsa che piace. L’altro azzurro, Pinzuti, è settimo: “Stavo proprio male in acqua, comunque una finale europea è un buon punto di partenza”- Le rane femmina vanno in finale entrambe, sia la Carraro che la Castiglioni, secondo tempo per la prima, quarto per la seconda (che in batteria era scesa sotto l’eccellenza dell’1:06. “Oggi c’era da soffrire meno, vediamo domani” dice la Carraro, “mi piace essere un po’ protagonista a una manifestazione internazionale e gareggiare con un po’ meno di ansia”. Lo è. L’ansia è superata dal pass olimpico in tascada tempo e dall’essere stata tra le due italiane promosse la mattina, la tagliola del terzo concittadino ha colpito la Pilato.

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KOLESNIKOV BUM BUM

Altro record del mondo per il russo Kolesnikov nei 50 dorso, di nuovo sotto i 24 secondi, 23.80 e oro. Come promesso, Simone Sabbioi va sotto i 25 e lancia un apello: “I ragazzi della mia generazione siamo cresciuti in piscina, fate crescere in piscina anche i ragazzi di oggi: riaprite. Non c’è un’ondata russa, ma uno tsunami con Kolesnikov e compagni; e anche i udditi di Sua Maestà sobo in spolvero olimpico: in mezzo a queste superpotenze arriva pure il primo oro femminile greco nella storia nei 100 farfalla. L’oro è “spezzato”: ex aequo fra l’ellenica Ntontounaki e la francese Wattel, niente podio per Di Liddo e Bianchi. Finale dei 50 stile per la Kromovidjojo, l’olandese volante; nel dorso sprint delle donne si fermano alla semi la Scalia e la Panziera che però, con 28.01, fa il suo personale: cosa chiedere di più? Un argento nella 4x200 stile libero mista, che poi Margherita ha preso…

DELFINI AZZURRI

Vanno in finale nei 200 sia Federico Burdisso che il ritrovato Giacomo Carini. Attenti, campioni ngheresi, anche se siete Milak.

Ultimo aggiornamento: 21:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA