Europei Budapest 2021, record di Miressi: bronzo agli azzurri nella 4x100 stile libero

Lunedì 17 Maggio 2021 di Piero Mei
Europei Budapest 2021, record di Miressi: bronzo agli azzurri nella 4x100 stile libero

Le previsioni del buon tempo non si sono avverate; una prima giornata arrancante per il nuoto azzurro che si misura in Europa pensando a Tokyo, ma il piccante c’è a Budapest, con il record italiano nei 100 stile di Alessandro Miressi, lo fa in stafetta e la lancia al bronzo conquistato. C’è pure un russo da record del mondo, ma Detti è quarto e la staffetta di Capitan Federica non fa il tempo giusto per Tokyo.

Però teniamoci stretta per domani la Quadarella vista di mattina e la rana che ne dirà delle belle.

DULCIS IN FUNDO

Dopo il dolce nel fondo, il proverbiale dulcis in fundo per l’Italia che nuota: la medaglia del giorno viene nella gara che chiude la prima giornata, la staffetta 4x100 stile libero maschile, con la ciliegina sulla torta un po’ smontata, del record individuale di Alessandro Miressi. Il primo frazionista azzurro ha nuotato i suoi 100 in 47-74 che ha migliorato il primato nazionale che già gli apparteneva. Il totale del quartetto, 3:11.87, è venuto sommando i tempi di Zazzeri (48.30) e degli altri due, Ceccon e Frigo, entrambi sotto i 48 (rispettivamente 4798 e 47.85, cioè Miressi ha fatto meglio dei tre lanciati. La Russia, che aveva fatto un turnover come usano nel calcio, ed aveva cambiato i quattro partenti, vinceva l’oro. In ultima frazione aveva Kolesnikov, che poco tempo prima aveva stabilito, nei 50 dorso, il mondiale del giorno.

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RAGAZZE NO, MA CHISSÀ

“Dovevamo buttare giù il tempo di un bel po’ per avere qui la carta olimpica, non ci siamo riuscite” dice Federica Pellegrini, terza frazionista della 4x100 donne a caccia del tempo da Olimpiadi. “Ma non è detta l’ultima parola” promette, anche se il settore sprint donne non sembra al suo miglior momento. Per la finale è stata tentata la carta di un cambiamento, con la Di Pietro all’avvio, la Panziera subentrante in seconda, Capitan Federica in terza e Cocconcelli per il rush. Poco da fare, però. “Non è stata una bella giornata per me” dice una delusa e deludente Di Pietro, la Panziera, che è grande dorsista, ha fatto del suo meglio, la Cocconcelli è andata al di sotto delle proprie (e altru) aspettative: è giovanissima, è talentuosa, avrò tempo. L’Italia finiva sesta, poco sopra al 3:09 ma bisognava andare poco sopra al 3:08. Vinceva la Gran Bretagna che resisteva al furibondo rush dell’olandese Hemskerk, 51.99 in frazione lanciata; Federica, che alla Hemskerk ha sempre fatto vedere i sorci verdi, era da 53.94.

GIU’ DAL PODIO

“Ci sta, è un periodo di carico; non pensavo di fare molto meno, ma meno sì: mi manca un po’ di passo; peccato, ci tenevo; comunque va benissimo, anzi no, va bene”. Forse nemmeno queto. “Inutile piangersi addosso, adesso pensiamo agli 800” dice Detti rimasto fuori podio. Gli 800 contro Greg… Il sostituto di Greg come compagni di allenamento di Gabriele, Marco De Tullio, si classifica quinto: “Gara difficile, ma è quel che valevo oggi. In allenamento vado meglio”. Del resto il bersaglio è lontano: fine luglio a Tokyo. Per Detti un modesto, per lui, 3:46.07, per De Tullio 3:46.36. Oro al russo Malyutin, 3:44.18. argento per Aubeck, austriaco che vive a Londra e bronzo per il lituano Rapsys, che di solito va in fuga, ma stavolta ha cercato gara tattica e la lentezza ha forse imbrigliato i due azzurri. Detti è quarto De Tullio quinto, come erano state le due ragazze nei 400 misti, ma il sapore dello stile libero è piuttosto amaro. Se non peggio. L’aspettativa d’oro s’è tramutata in legno. Legno anche per le ragazze dei 400 misti: quarta Ilaria Cusinato e quinta Sara Franceschi con vincitrice la Iron Lady, l’ungherese Katinka Hosszu, 64 oro internazionale in carriera e collegamento streaming con mammina a casa; una volta aveva il marito a bordo vasca, ma si sono lasciati.

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MERAVIGLIOSE RANE

La gara individuale più bella è stata la seconda semifinale dei 100 rana, con Peaty il marziano e con gli azzurri Martinenghi e Pinzuti; Peaty ha fatto il miglior tempo, Martinenghi però ha saputo restare in quota anche se il “leone” inglese è stato l’unico sotto 58, ,57.67. Nicolò, 58.45, avvicina il suo record, lo strapazza invece Pinzuti, 59.30 migliorando il personale che già aveva migliorato la mattina. Va forte anche l’olandese Kamminga, un po’ meno del solito Symianovch, bielorusso convinto alla gambata da rana e non a quella, poco regolamentare, da mezzo delfino. Due italiani in finale, dunque; come due italiane, Elena Di Liddo e Ilaria Bianchi (“riuscirò a tornare sotto i 58”) nei 100 farfalla.

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SUPER RUSSO

E ci scappa anche un mondiale con muro buttato giù: quello dei 24 secondi nei 50 dorso. Proprio il rompi muro si era fermato a 24 tondi, ma ora Kolesnikov scende a 23.92. Forse perché ha accorciato la catenina con croce ortodossa con cui nuota e dunque ha meno peso. Qui va in finale per l’Italia Simone Sabbioni: “Io mi accontenterei domani di scendere sotto i 25”.

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Ultimo aggiornamento: 20:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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