Gran Ducati al Mugello, Iannone
scatta in pole. Rossi solo ottavo

Domenica 31 Maggio 2015 di Matteo Morichini
Gran Ducati al Mugello, Iannone scatta in pole. Rossi solo ottavo
Innamorato pazzo della Ducati; autore del miglior giro di sempre nella pista toscana e primo pilota italiano a conquistare la pole position s'una moto italiana al Mugello. Il trionfo del Made in Italy porta la firma di Andrea "The Maniac" Iannone che, nonostante la fattura dell'omero - destinata a rendere la gara di oggi un calvario - spreme ogni singola goccia di potenziale dalla GP15 e ferma il cronometro s'uno sbalorditivo 1'46.489 precedendo la Yamaha di Lorenzo ed il compagno di squadra Dovizioso: «Un giorno davvero incredibile - racconta l'abruzzese - conquistare la prima pole in MotoGp al Mugello con tanto di record della pista è una sensazione bellissima. E non ho certo fatto il tempo seguendo Jorge che era comunque troppo distante per prendere la scia. Voglio dedicare questo traguardo a tutta la squadra e alla Ducati che ha creduto in me già dai tempi della Pramac. Sono felice ma purtroppo non tranquillo; anche con le infiltrazioni alla spalla sento dolore e dovrò combattere con molti piloti veloci. Credo che Lorenzo in particolare sia il più pericoloso, Dovizioso ha un ottimo passo e Valentino (ottavo ndc) in gara è sempre competitivo. Però voglio pensare positivo, non pormi obbiettivi se non quello di dare il massimo e cercare di arrivare davanti a Marquez che non è lontano in classifica».



LA MISSION

A giudicare dalla confusione nel box Honda, con scelte sbagliate, errori di valutazione in sequenza e colpe da ripartire equamente tra tecnici, meccanici e pilota, la missione di Iannone non è proibitiva. Dopo aver perso il treno per la Q2 nel terzo turno di libere non avendo montato lo pneumatico nuovo, ed essere caduto alla San Donato in FP4, il campione del mondo in carica è stato beffato in extremis dalla GP14 di Hernandez ed oggi partirà tredicesimo, con l'unico conforto di avere un buon passo e sensazioni migliori rispetto a Jerez e Le Mans: «La prima curva sarà critica - avverte Rossi - Marc di sicuro arriverà fortissimo ma io devo preoccuparmi di chi sta davanti. Partire ottavo, al di là della cabala (Valentino ha vinto le sue ultime tre gare scattando dall'ottava casella, ndc) non è il massimo; ho preso tre decimi da Jorge e quindi avrei potuto e dovuto fare meglio. Tuttavia sono soddisfatto dei progressi; rispetto al venerdi ho un ottimo feeling con la M1 e nel warm-up cercheremo di fare un altro piccolo passo avanti». Il più accreditato alla fuga è Jorge «che nel primo giro fa sempre la differenza» avverte il Dottore ma anche le Ducati, che sul rettilineo viaggiano a 350 orari e sembrano avere meno problemi del solito con l'usura degli pneumatici, partono per ottenere il massimo. Jorge permettendo, l'Italia sogna un altro podio tricolore al cospetto di tribune e colline tinte di rosso e di giallo. I colori del sole e della passione: «Non riusciamo a sentire le urla dei tifosi ma il colpo d'occhio è straordinario" raccontano Dovizioso e Rossi, che per l'occasione indossa un inedito casco con tema fotovoltaico "per assorbire tutta l'energia dei fans» e per riprendersi una vittoria, nella pista più amata, che insegue dal 2008.



La griglia

1: A.Iannone Ita/Duc 1'46.489;

2: J.Lorenzo Spa/Yam + 0.095;

3: A.Dovizioso Ita/Duc +0.121;

4: C.Crutchlow Gbr/Hon +0.168;

5: A.Espargaro Spa/Suz + 0.365;

6: M.Pirro Ita/Duc + 0.381;

7: D.Pedrosa Spa/Hon + 0.386;

8: V.Rossi Ita/Yam + 0.434;
Ultimo aggiornamento: 16:15

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