Organizzatori promossi (“Gli do un bel nove in pagella, perché hanno fatto i salti mortali”), squadra azzurra bocciata: “Inutile negarlo ci aspettavamo molto di più, quindi siamo rimasti con l’amaro in bocca”. Kristian Ghedina ha vissuto il suo Mondiale di casa – è un cortinese doc – nel ruolo di apripista con la telecamera in mano, facendo vivere ai telespettatori la discesa in soggettiva.
Kristian, cosa è successo alla squadra...
Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati
NOTIFICHE ABBONAMENTI
LOGOUT