Dalla preparazione dei campioni all'associazionismo: il Coni “dirotta” i fondi olimpici

Venerdì 15 Maggio 2020 di Gianluca Cordella
Dalla preparazione dei campioni all'associazionismo: il Coni “dirotta” i fondi olimpici

Sfruttare le risorse destinate ai big per rimettere in moto la base. Il Coni si inserisce nel solco tracciato dal dl rilancio, approvato mercoledì dal Consiglio dei ministri, e vara una serie di misure straordinarie per sostenere l’associazionismo. Nel corso della Giunta di ieri, alla quale ha partecipato in collegamento video anche il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, il presidente Giovanni Malagò ha annunciato l’approvazione all’unanimità dello sblocco del 50% del patrimonio del Coni che fa capo agli enti regionali (una cifra che si aggira sui 5 milioni di euro) da destinare ad una serie di iniziative legate ad attività di formazione e di sostegno all’associazionismo sportivo. «È un segnale importantissimo anche se questo implicherà che il Coni chiuderà il bilancio non in utile, ma lo riteniamo sacrosantamente doveroso», il commento di Malagò. Ma non è stata l’unica mossa del Comitato olimpico che ha anche richiesto alle singole federazioni che tutte le voci appostate in bilancio preventivo per la preparazione olimpica, vale a dire l’alto livello, siano trasferite a favore delle associazioni e delle società sportive dilettantistiche. «Qualche federazione lo ha già fatto, ora c’è una precisa presa di posizione del Coni, su cui noi vigileremo. Sono tutti provvedimenti che mettono un corpo molto molto malato in condizione di provare a riprendere un percorso, ben sapendo che un recupero al 100% non ci potrà essere», ha spiegato Malagò.

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SI RIPARTE IL 25 MAGGIO
Lo sport, insomma, prova a rimettersi in moto anche dal basso e, in tal senso, sono state confermate le tappe della ripartenza. Il 18 maggio si apriranno le attività per gli sport di squadra - «se non ci saranno problemi», ci ha tenuto a sottolineare Malagò - mentre il 25 maggio arriverà il via libera per i centri sportivi, i circoli e le palestre «con tutte le precauzioni e prescrizioni del consiglio dei ministri». E la sintonia con l’esecutivo è senza dubbio uno dei fatti “nuovi”, le frizioni con il governo giallo-verde ai tempi della riforma dello sport sembrano lontanissime. Al punto che lo stesso Spadafora ha valuto elogiare il «lavoro straordinario» fatto da Coni, Cip, Fmsi e Politecnico di Torino per la riapertura delle attività. Il ministro, che ieri ha chiesto a tutti gli organismi sportivi «uno sforzo comune per avere dei criteri oggettivi e univoci da destinare alle 120mila associazioni sportive», è tornato sui provvedimenti approvati dal Cdm, con in testa il bonus per i collaboratori sportivi che, dopo marzo, verrà riconosciuto anche per i mesi di aprile e maggio e la possibilità per le associazioni e le società sportive, professionistiche e dilettantistiche, di non versare fino al 30 giugno i canoni di locazione e concessori relativi all’affidamento degli impianti sportivi. 
Altro tema caldo per il Coni sono le elezioni dei presidenti federali dopo lo slittamento dei Giochi di Tokyo al 2021 che “sballa” il quadriennio olimpico: ci saranno «chiarimenti assoluti» - ha detto Malagò - il 23 giugno, quando si riuniranno Giunta e Consiglio nazionale.
 

Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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