Giro d'Italia: con il mondiale in Oman partenza anticipata di una settimana

Lunedì 11 Maggio 2020 di Tina Ruggeri
L'ex iridato Peter Sagan e l'ultimo vincitore del Giro Richard Carapaz
Molti appassionati di ciclismo, avevano già programmato in Ungheria una mini vacanza, nel wek end appena trascorso, per assistere alla grande partenza del Giro d'Italia nelle tappe ungheresi di Budapest e attorno al lago Balaton. Ma la pandemia causata dal Covid -19 ha fatto cancellare temporaneamente sogni e speranze. 
SPERANZE RIACCESE 
Ma la corsa rosa ha voglia di far ripartire l'Italia del pedale e non solo. La macchina economica che muove il Giro è importantissima. E l'Uci ha riacceso in questo giorni le speranze. Oggi tra l'altro verrà presentata a Losanna anche la bozza del calendario ciclistico italiano. Anche se la certezza definitiva su quando e come il ciclismo tornerà sulle strade e tra gli appassionati, ci sarà a fine maggio quando l'Uci, l'Unione Ciclistica Internazionale, con sede a Losanna, deciderà in merito all'ok della ripartenza definitiva per il calendario professionistico. 
LA VARIABILE
Al momento il calendario è stato stilato ma manca un tassello fondamentale, ovvero quello del Mondiale che si dovrebbe correre in Svizzera a fine settembre. Se le competizioni dovessero essere spostate in Oman, lontano quindi dalle problematiche legate al Coronavirus, il Giro d'Italia potrebbe essere addirittura anticipato di una settimana rispetto alla data di ottobre ovvero dal 3 al 25 ottobre di questa corsa rosa che per la prima volta nella storia ha subito uno slittamento. 
«E comunque il Giro d'Italia si correrà - conferma Mauro Vegni, patron della corsa a tappe più antica d'Italia, già tornato operativo nei suoi uffici milanesi -. E confermo anche le tappe del Nordest. Fondamentale sarà la cronometro Conegliano-Valdobbiadene ai fini della classifica finale di questo Giro d'Italia assolutamente anomalo». 
Sono cinque le tappe che riguarderanno il Nordest. Si inizia il 16 ottobre con la 13. frazione Cervia-Monselice di 190 km, quindi la crono individuale (14. tappa) Conegliano-Valdobbiadene di 33,7 km, il 18 ottobre (15.) Base Aerea Rivolto (Frecce Tricolori)-Piancavallo di 183 km, 19 ottobre riposo, 20 ottobre (16.)  UdineSan Daniele del Friuli di 228 km, 21 ottobre (17.) Bassano del Grappa-Madonna di Campiglio di 202 km.
La partenza quindi dall'Ungheria verrà spostata al Sud.
«Non credo dalla Sicilia, e comunque stiamo recuperando le tappe che abbiamo giocoforza dovuto cancellare in Ungheria. Alcune variazioni sul tracciato ci saranno, ma dal Centro Italia a Milano è tutto da ruolino di marcia previsto per maggio. Con i miei uffici stiamo contattando tutti i sindaci e le amministrazioni». 
Ma ci potrebbe essere anche una anticipazione.
«Ora dipende dal Mondiale in Svizzera. Se gli organizzatori decidessero di cancellarlo e farlo spostare in Medio Oriente, il Giro d'Italia potrebbe slittare indietro di una settimana. In un periodo ancora migliore». 
Altri sport hanno sospeso il campionato, con misure di sicurezza importanti per quanto riguarda l'aspetto sanitario. Una cronometro comporta una forte presenza di personale e tifosi e addetti ai lavori lungo tutto il tracciato in particolare da Conegliano a Valdobbiadene, come vi organizzerete? 
«Il ciclismo è uno sport che si sviluppa all'aperto, quindi crea meno problematiche di un luogo chiuso, tant'è vero che è stato il primo sport a ripartire. Certamente siamo in attesa di capire in che modo si potranno svolgere inizialmente le corse. Si partirà ai primi di agosto con le Strade Bianche e la Milano-Sanremo. Ma alla volta di ottobre o al massimo a fine settembre spero che la pandemia e il Coronavirus siano solo un brutto ricordo. Gli orari delle tappe dovranno ovviamente essere rimessi in gioco perché ad ottobre fa buio un po' prima di maggio e di settembre ma sono convinto che sarà un bel Giro e una grande cronometro del Prosecco».

 
Ultimo aggiornamento: 21:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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