Carta etica dello sport con i "Veterani": «Il Veneto detta le regole»

Martedì 16 Ottobre 2018 di Alessandro Vecchiato
Carta etica dello sport con i "Veterani": «Il Veneto detta le regole»
MONASTIER Il mondo sportivo veneto è uno dei più forti in Italia, secondo soltanto alla Lombardia: poco più di 450mila tesserati in 90mila società nelle nostre 7 province. La seconda edizione del congresso Sport & Cultura, dedicata al rapporto Sport-Giovani, non è stata però solo una questione statistica. Ieri mattina, nella sala Calvani di Villa delle Magnolie, sono stati consegnati premi e rilanciati molti spunti di riflessione.

I MODELLI - L'etica e il rispetto delle regole era il tema del primo panel; poi è intervenuto l'assessore regionale allo sport Cristiano Corazzari, sollecitato da alcuni studenti. «Il Veneto è una regione di sport: i dati lo dimostrano. Abbiamo nelle nostre corde questi valori. Il 10% dei veneti è tesserato per una società sportiva, il calcio è la federazione con più praticanti e questo ci fa capire come sia un fenomeno capillare. Parlando della carta etica bisogna ragionare sul senso di comunità. Per noi è una priorità assoluta. Uno degli elementi innovativi della legge sullo sport è la carta etica, un documento che potremmo considerare una piccola costituzione del mondo sportivo veneto: 23 articoli che tutelano e promuovono questi valori».
 


Poi si è toccato  il tema Crescita e Salute con Guido di Guida, n. 2 del Coni Veneto; Daniele Furlan, presidente dell'associazione il Melograno, e Sauro Corò, team manager e giocatore della nazionale italiana di WheelChair Hockey, reduce dalla vittoria ai mondiali. L'ultimo tema, prima delle premiazioni, ha visto discutere di Bellezza e Virtù da un ricco parterre di esperti - moderato dal giornalista del Gazzettino Gigi Bifgnotti - con "special guest" l'allenatore della Reyer Venezia, Walter De Raffaele, sollecitato dalle domande dei liceali di Treviso, Oderzo e Sandonà presernti all'evento con i propri docenti coinvolti nel progetto dai "Veterani" di Venezia presieduti da Carlo Mazzanti.

I riconoscimenti all'etica sportiva sono andati a calciatori, entrambi per aver donato il proprio midollo osseo. Il primo è Fabio Caramel dello Spinea, che lo scorso febbraio ha saltato una partita pur di compiere quel che lui stesso ha definito il gol più grande; il secondo è per Marco Giacomini, che lo ha imitato. Altro premio, invece, per il portiere 14enne Simone Ranzato, quale miglior giocatore del campionato nazionale di WeelChair Hockey nel 2017/18. Successivamente, sono stati insigniti del premio "Giorgio Mazzanti" l'ex giornalista Rai Ferruccio Gard e del premio intitolato a Ercole Olgeni all'imprenditore-sindaco e patron Reyer Luigi Brugnaro che ha inviato un videomessaggio ai presenti.
Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 12:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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