Brittney Griner, dalla prigionia in Russia al basket: «Ora credo nel mio Paese»

Festa per il debutto di Griner con i colori di Phoenix dopo 10 mesi di carcere russo

Domenica 21 Maggio 2023 di Angelo Paura
Brittney Griner, dalla prigionia in Russia al basket: «Ora credo nel mio Paese»

WASHINGTON Nel corso della sua prima partita dopo quasi un anno e mezzo di assenza dai campi e 10 mesi di detenzione in un carcere russo, Brittney Griner, 32 anni, ha pianto, e ha fatto quello che per anni si era rifiutata di fare: restare in piedi mentre nello stadio veniva suonato l'inno degli Stati Uniti, che tante volte in passato aveva contestato per protestare contro la violenza della polizia nei confronti delle minoranze afroamericane. Ma venerdì sera, in un palazzetto con oltre 10.000 spettatori e la presenza della vicepresidente Kamala Harris con cui si è scambiata un abbraccio, Griner - afroamericana, icona Lgbtq, e campionessa del basket femminile statunitense - ha pensato che non fosse il momento per contestare: «Ero letteralmente in una gabbia e non potevo fare quello che volevo quindi solo poter ascoltare il mio inno e vedere la mia bandiera mi fa alzare in piedi», ha detto poco dopo lo scontro che la sua squadra, i Phoenix Mercury, ha perso 94 a 71 contro i Los Angeles Sparks nella prima partita della stagione della WNBA, la lega femminile del basket professionistico.

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IL RITORNO

È tornata con un nuovo look, capelli corti e aspetto molto più maschile, in quella che è stata la prima vera festa pubblica per la sua liberazione.

Griner ha passato quasi 10 mesi in un carcere russo, dopo che era stata arrestata il 17 febbraio del 2022 all'aeroporto Sheremetyevo di Mosca, con l'accusa di avere con sé alcune cartucce per vaporizzatore con olio di marijuana: le leggi russe contro la detenzione di droghe sono molto restrittive e non fanno alcuna distinzione tra marijuana e droghe pesanti. Griner, che si trovava in Russia per giocare durante la pausa invernale della WNBA con la UMMC Ekaterinburg, cosa che faceva dal 2014, è stata arrestata a pochi giorni dall'invasione dell'Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022. Da qui i rapporti diplomatici tra Washington, gli stati occidentali e Mosca sono peggiorati, complicando di molto i tentativi di riportare la campionessa negli Stati Uniti. Le immagini di Griner sono state condivise ovunque sui social media: lei un gigante tatuato con i dreadlocks, i poliziotti piccoli, la tengono ammanettata, facendone un simbolo della violenza delle leggi russe se confrontate agli Stati Uniti, dove la cannabis è legale per uso ricreativo in 22 stati.

 

Le tensioni tra Usa e Russia sul caso Griner sono durate fino al dicembre dell'anno scorso, quando la 32enne è stata liberata: in mezzo ci sono state le dichiarazioni della moglie, Cherelle Griner, che aveva detto di non avere «alcuna fiducia nelle istituzioni» statunitensi, e poi, il 4 luglio del 2022 la lettera della giocatrice al presidente americano Joe Biden. «Ho il terrore di dover restare qui per sempre», scriveva Griner in un estratto pubblicato dai suoi legali. «Mi rendo conto che ha a che fare con così tante cose, ma per favore non si dimentichi di me e degli altri detenuti», ha scritto nella lettera a Biden che da quel giorno ha aumentato i suoi sforzi diplomatici gestendo la situazione in prima persona insieme a Kamala Harris.

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LO SCAMBIO

Griner è comunque stata ritenuta colpevole, condannata a nove anni di detenzione, e trasferita in una prigione per poi, dopo un paio di mesi, venire liberata grazie allo scambio di prigionieri molto controverso: la Russia ha riportato in patria il trafficante di armi Viktor Bout, cittadino russo conosciuto come il mercante della morte ed estradato negli Stati Uniti nel 2010 dalla Thailandia per poi essere condannato a 25 anni di carcere: è stato ritenuto colpevole da un tribunale di New York di avere venduto armi ai terroristi colombiani delle Farc, situazione da lui sempre negata sostenendo che fosse un complotto statunitense per imprigionarlo. Ma venerdì sera la festa è andata avanti senza nessuna polemica, con Griner che in 25 minuti di presenza in campo ha fatto 18 punti, ha preso sei rimbalzi e quattro stoppate, e ha davanti a sé un'intera stagione con un contratto da 165.000 dollari. Intanto un altro cittadino americano continua a essere detenuto in Russia: il giornalista del Wall Street Journal Evan Gershkovich, fermato il 29 marzo con l'accusa di spionaggio.
 

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