L’Italia dello skeleton fa la storia laddove ha iniziato a scriverla. Bagnis come Bibbia: il primo trionfo in Coppa del Mondo si lega direttamente alla prima vittoria olimpica azzurra.
Dopo il secondo posto dell’alessandrina Valentina Margaglio nell’individuale femminile di un paio di ore prima, ci pensa il corregionale piemontese a regalare all’Italia il primo successo sul massimo circuito. Un dominio assoluto per il 24enne di Vercelli, che sul budello dove un anno fa si è messo al collo l’argento mondiale non perde la concentrazione nella seconda e decisiva discesa e si impone nettamente con tempo totale di 2:14.07 davanti al tedesco Christopher Grotheer (+0.52) e al coreano Seungii Jung (+0.89).
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Da Bibbia a Bagnis
Nell’edizione di St. Moritz 1948, Nino Bibbia è diventato il primo campione olimpico italiano nella storia dei Giochi olimpici invernali. Nato a Bianzone (Sondrio) il 15 marzo 1922, Bibbia risiedeva proprio a St. Moritz, in Svizzera. Fece sua la gara olimpica il 4 febbraio 1948 sulla Cresta Run, dove in carriera vinse oltre 200 competizioni. Ora si aggiunge alla lista dei vincitori anche Amedeo Bagnis, che non solo sale per la prima volta su un podio di Coppa del Mondo, ma riesce nell’impresa di vincere. Che favola.