Arianna Fontana, la Regina dei Giochi olimpici: «Italia, ti saluto, pattinerò per gli Stati Uniti». La federazione: «Ora basta»

Giovedì 26 Gennaio 2023 di Sergio Arcobelli
Arianna Fontana, la Regina dei Giochi olimpici: «Italia, ti saluto, pattinerò per gli Stati Uniti». La federazione: «Ora basta»

Altro che pace olimpica. Arianna Fontana, l'atleta azzurra più medagliata nella storia dei Giochi olimpici, si dice disposta a gareggiare a Milano-Cortina 2026 sotto un'altra bandiera, quella a stelle e strisce del marito-allenatore Anthony Lobello.

Lo ha scritto ieri in un lungo post sui social, nel quale è tornata a parlare del rapporto complicato con la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio. Un post che ha spiazzato lo sport italiano. «La mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile», ha spiegato in uno dei passaggi più duri.


LA STORIA
Dunque, ricapitoliamo. Dopo aver vinto a Pechino 2022 l'oro olimpico nei 500 metri di short track, Arianna Fontana aveva attaccato il n°1 della Federghiaccio Andrea Gios. «Altri quattro anni così non so se li reggo. Il presidente dice che vuole che arrivi a Milano-Cortina, ma dentro i paletti Fisg: non è un buon inizio». La 32enne di Sondrio, inoltre, aveva denunciato di aver subito maltrattamenti in Nazionale. «Ci sono stati dei pattinatori maschi che hanno cercato di farmi cadere mentre ero sul ghiaccio ad allenarmi, quattro anni fa». Per questa ragione, dopo PyeongChang 2018 (in cui è stata portabandiera), Fontana si era allenata per Pechino con il marito-coach Anthony Lobello fuori dall'ambiente federale.

Sembrava però che tra la regina dei Giochi e la Federghiaccio fosse tornata la pace. Invece, dall'ultimo sfogo di Arianna sui social si evince che non è affatto così. «Purtroppo - prosegue Fontana - non ci sono state comunicazioni costruttive sulla mia partecipazione alle Olimpiadi del 26 da parte della FISG dopo che, dall'aprile scorso, ci sono state ammissioni, da parte del presidente della FISG, di errori commessi e fatto promesse che non sono mai state mantenute. Lo staff rimane, in parte, quello che ha permesso ad atleti di prendermi di mira durante gli allenamenti e questo non è accettabile».

Anche in questa stagione Arianna non si è allenata col gruppo, anzi è rimasta ferma. Spiega: «Questo non è mai stato un anno sabbatico, non ho gareggiato perché non posso giustificare di gareggiare per una federazione che condona comportamenti e decisioni dannose nei miei confronti. Finché quelle decisioni e azioni saranno approvate, non tornerò e se dovessi decidere di competere in futuro, il mio percorso sarà separato da quello che il direttore tecnico e il suo staff hanno pianificato per il gruppo italiano. In quel caso, mi dispiacerà non allenarmi con il resto degli atleti italiani, ma la mia fiducia nello staff tecnico e federale è irrecuperabile. Ho davanti a me decisioni importanti da prendere e tutte le carte sono sul tavolo, anche quelle che pensavo non avrei mai preso in considerazione». Fra queste, c'è appunto la possibilità di gareggiare a Milano-Cortina 2026 con un'altra Nazione, gli Usa, paese del marito e dove ultimamente si è allenata anche per «vedere cosa hanno da offrire gli Stati Uniti e la città, Salt Lake City, nel caso dovessi continuare il mio viaggio olimpico».


LE REAZIONI
Uno choc. Sulla questione è intervenuto anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi: «Sono in contatto con Arianna Fontana e avevo un appuntamento con lei, ma purtroppo mi si è stravolta l'agenda. Il cambio di nazionalità verso Milano-Cortina? Non mi ha parlato di questa prospettiva, ma farò di tutto affinché questo non avvenga». Chi è rimasto sorpreso e deluso è il presidente del Coni Giovanni Malagò, che si è detto «profondamente amareggiato dalle frasi che ho letto. Arianna sa quanto le sono stato vicino in tutti questi anni. Quando l'ho incontrata lo scorso 11 gennaio a Milano abbiamo parlato di tanti temi che riguardano lei e suo marito, da adesso fino al 2026, e poi condivisi con la Federazione e il suo Presidente Gios. Sono rimasto dispiaciuto dalle sue dichiarazioni e mi aspetto che mi chiami per chiarire».


LA NOTA
È arrivato in risposta anche il comunicato della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, che «esprime stupore e rammarico per le gravi esternazioni di Arianna Fontana. Per nulla giovano alla ricerca di una soluzione comune in vista di Milano Cortina. La Fisg ha lavorato perché l'atleta fosse posta nelle migliori condizioni per competere ai massimi livelli, impegnandosi a garantire 200 mila euro a stagione a copertura delle sue spese di preparazione, cifra peraltro lontanissima da quella irraggiungibile richiesta. Di certo la Fisg non tollererà ulteriori accuse, avvertimenti o intimidazioni da parte di Fontana». Insomma, è scontro totale.
 

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