Europei Budapest 2021, argento per la Pellacani ai tuffi da 3 metri

Sabato 15 Maggio 2021
Europei Budapest 2021, argento per la Pellacani ai tuffi da 3 metri

Ogni botta una tacca per Chiara Pellacani a Budapest: argento dal trampolino da 3 metri, che è specialità olimpica, peccato non sia qualificata. Alla Duna Arena aveva completato il set: argento nel team evento, bronzo nel trampolino da 1 metro, oro nel sincromisto con il cucciolo della squadra, il 14enne Matteo Santoro. Oggi è ricominciato il giro con questo argento per ottenere il quale c’era stato il video augurio di Tania Cagnotto, nel giorno del compleanno di Tania, auguri.

Chiara è partita bene, almeno nei primi due tuffi; ha sbagliato qual cosina (molto) nel terzo, ma gli ultimi due l’hanno portata oltre i 300 punti (321.15, il suo massimo in una gara internazionale) e in classifica l’ha preceduta solo la tedesca Punzel.

L’errore ha pungolato la teenager: “E’ quel che insegna il mi sport: niente finisce fino all’ultimo tuffo”.

Ci vuole la “tigna”. “Per me è anche una rivincita personale, contavo sulla qualificazione olimpica e invece…”. Ma alle Olimpiadi andrà in sincro con Elena Bertocchi: domani gareggeranno a Budapest; Elena è andata male nell’individuale: “Sì, ma ne conosco il carattere, domani è un altro giorno”. Quando proverà il tuffo difficile del doppio-doppio! “Ci sto lavorando, lo fanno tante e diventerà un tuffo anche da donne. Sono giovane, è vero, ma anche le altre, come la svizzera e la svedese”. Ci st lavorando sui trucioli dell’Acqua Acetosa e, ritrovando l’acqua, si è resa protagonista dell’exploit del poker di medaglie. Curiosità statistica: ha avuto il podio in sei delle specialità in carriera europea: un metro, tre metri, sincro donne da tre, sincro misto d tre, sincro donne piattaforma, team event.



IL RITORNO DI TOM

Tom è tornato. Tom Daley, l’inglese che si tuffa da cinese, mancava dagli Europei dal 2016, quando ne fece il passaggio per Rio, sì è presentato sulla piattaforma. Oggi per i tuffi sincronizzati, insieme con Matthew Lee, domani per la gara individuale. Ha messo in un cassetto l’uncinetto che gli serve da distrazione nella bolla ed ha fatto i suoi voli (c’è chi sostiene che i tuffi non siano uno sport dell’acqua ma dell’aria, specie de da 10 metri).

Tom ha vinto l’oro. Gli striminziti giudizi non sono mai arrivati al 10, ma i 9,5 sono fioccati, tanto che il totale finale, 477,57 sono il massimo della storia europea. Dietro la coppia inglese i russi, con Bondar che domani sarà una rogna per Daley, e Minibaev, terzi i tedeschi, Barthel e Haudding, con questot’ultimo che mostrava la cicatrice scorticata della botta presa ieri sulla caviglia dal trampolino.

Il giovane duo italiano (Larsen è del 1999, Timbretti Gugiu del 2002) si classificava sesto con 366.60. Larsen si metteva più in luce come “singolo”: domani farà, con Riccardo Giovannini, la gara individuale tra questi mostri, o apparenti tali quando i cinesi non ci sono. “Sono molto soddisfatto, perché Eduard e io eravamo al debutto europeo; domani spero di far bene”. Ancora più felice Timbretti: i suoi genitori sono rumeni, lui + nato a Cuneo ed ha dovuto aspettare anni per essere italiano anche burocraticamente: “Finalmente ce l’ho fatta, l’ho sempre desiderato; è un punto di partenza, spero di fare meglio in futuro”. Il futuro, dice, è Roma 2022, la prossima edizione degli Europei.

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