Finisce nei guai Antonio Tiberi, ciclista professionista di Roccasecca (Fr) in forza a una delle squadre più forti del mondo, la Trek-Segafredo. Il ventunenne, lo scorso novembre, ha ucciso un gatto a San Marino, località dove da diverso tempo ha la residenza, mentre stava provando una pistola ad aria compressa, lui che ha la passione per le armi.
La vicenda
Pochi giorni fa il tribunale si è espresso con una sentenza definitiva: il ciclista è stato condannato a pagare 4000 euro di multa per l'uccisione del gatto. La decisione dei giudici è stata commentata così dal ministro Pedini Amati: “Il gatto non dava fastidio a nessuno, era con noi da tanto tempo. Mia figlia Lucia, tre anni, lo adorava. Non si può ammazzare un animale domestico e cavarsela con 4.000 euro di multa. Ho apprezzato che il ragazzo abbia ammesso il fatto, ma non abbiamo bisogno di dare la residenza a queste persone”.
Il clamore che ha suscitato questo episodio ha spinto la Trek-Segafredo a sospendere per tre settimane Antonio Tiberi, corridore che è reduce da un grande avvio di stagione dopo il settimo posto allo UAE Tour. Nel 2020 e nel 2021 il giovane laziale era compagno di stanza di Vincenzo Nibali, ed è sempre stato considerato uno dei più grandi talenti del ciclismo azzurro, capace di vincere il mondiale Juniores a cronometro nel 2019 nonostante un guasto meccanico in fase di partenza.
Speranza azzurra del ciclismo
In Tiberi risiedono buona parte delle speranze italiane per il futuro nelle grandi corse a tappe, ma per adesso, dovrà saltare corse importanti come il Trofeo Laigueglia, la Tirreno-Adriatico e la Milano-Torino. Così si legge nel comunicato diramato dalla squadra: "Il team non era a conoscenza della trasgressione e ha immediatamente sospeso Antonio per un minimo di 20 giorni senza stipendio. Oltre alla multa già emessa dai tribunali, il Team devolverà la retribuzione sospesa di Antonio a un’idonea organizzazione per la cura, la protezione e il soccorso degli animali. La Trek-Segafredo vuole ribadire il suo grande disappunto per la condotta di Antonio. Il team si impegna ad aiutare i corridori a migliorare non solo come atleti, ma anche come uomini e donne. Il team lavorerà a stretto contatto con Antonio per assicurarsi che possa migliorare personalmente, che possa esprimere il proprio rimorso e che possa diventare una persona migliore".
Dal canto suo, Antonio Tiberi ha dichiarato: “Sono d’accordo con la multa ricevuta e con la sospensione per tre settimane, purtroppo ho sbagliato. Chiedo ancora scusa al ministro di San Marino, non era mia intenzione uccidere il gatto, è stato un incidente. Non ho reso pubblica la notizia precedentemente perchè non avevo capito la gravità. Tutti i premi di gara che riceverò quest’anno saranno devoluti a un’associazione che si occupa di gatti randagi a San Marino e nel tempo libero collaborerò con loro”.
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