Andrew Howe annuncia il ritiro. Dall'argento mondiale nel lungo ai tormenti di infortuni e operazioni: alti e bassi della sua carriera

L'annuncio alla trasmissione 'Verissimo': «Non sparirò mai da questo ambiente. Sto allenando qualche bambino, sono personal trainer e poi non mi dispiacerebbe neppure lavorare nel mondo dello spettacolo»

Venerdì 6 Gennaio 2023 di Sergio Arcobelli
Andrew Howe annuncia il ritiro. Dall'argento mondiale nel lungo ai tormenti di infortuni e operazioni: gli alti e bassi della sua carriera

"Ho deciso di smettere di fare atletica leggera". La decisione è presa. Andrew Howe, medaglia d'argento nel salto in lungo ai Mondiali del 2007, lascerà l'agonismo. Lo ha annunciato il 37enne reatino alla trasmissione Verissimo, nella prima puntata dell'anno che uscirà domani (sabato 7 gennaio). "Ho fatto questa scelta - spiega Howe - perché voglio scoprire ancora di più me stesso come persona e non solo come atleta. Non smetterò mai di allenarmi, lo sport rimarrà integrante della mia vita". Una decisione che arriva al termine di una carriera in cui Andrew ha conquistato diverse vittorie ma in cui ha anche dovuto fare i conti con tanti infortuni e momenti difficili, specialmente negli ultimi anni. "Sono sempre stato molto esigente con me stesso - prosegue Howe - ma a un certo punto mi sono sentito come se non mi fossi mai preso il tempo di elaborare tutto quello che avevo fatto. Come se non avessi mai raggiunto il mio reale obiettivo, che era quello di vincere le Olimpiadi". Nel futuro, comunque, ci sono lo sport e, novità, qualcos'altro:  "Non sparirò mai da questo ambiente. Sto allenando qualche bambino, sono personal trainer e poi chissà, non mi dispiacerebbe neppure il mondo dello spettacolo". Nel mentre, Andrew da apprezzato batterista continuerà a suonare con la band reatina Craiving. 



La carriera di Andrew Howe
Come riporta il sito federale Fidal, Andrew Howe è nato il 12 maggio 1985 a Los Angeles, negli Stati Uniti. Cresciuto al campo scuola di Rieti dove la madre Renée Felton, ex ostacolista americana, si era trasferita dopo il matrimonio italiano. Sin da giovane ha ottenuto grandi risultati e performance. Come ai Mondiali juniores di Grosseto 2004, rassegna in cui ha stabilito il primato europeo under 20 dei 200 metri con 20.28 e vinto due ori, i 200 e il lungo. Nel 2006, al Golden Gala di Roma è atterrato a quota 8.41 e subito dopo ha conquistato l’oro nel salto in lungo agli Europei di Göteborg (8.20 metri). Nel 2007 ha riscritto i primati italiani del lungo a livello indoor con 8.30 (ha vinto l'oro negli Europei al coperto di Birmingham) e all’aperto con 8.47, in un duello appassionante contro il panamense Saladino ai Mondiali di Osaka, dove ha conquistato l’argento, che ha tenuto gli italiani incollati alla televisione. Purtroppo, in chiave olimpica, l'anno successivo le prospettive non sono state rispettate a Pechino 2008 per vari problemi di natura fisica. Dopo il quinto posto agli Europei di Barcellona 2010, l’anno seguente Howe ha scelto di dedicarsi con maggiore assiduità alla velocità, ma a fine luglio un nuovo infortunio al tendine lo ha costretto a sottoporsi ad un altro intervento. Nel settembre 2016 ha scelto di farsi seguire dal triplista azzurro Fabrizio Donato (bronzo olimpico nel triplo a Londra 2012) a Castelporziano. Nel 2017 è tornato sopra gli 8 metri nel lungo indoor, invece nel 2018 si è dedicato soprattutto alla velocità riportandosi a 20.47 sui 200 metri dopo sette anni. Da ottobre 2018, la scelta di rientrare a Rieti sotto la guida tecnica di Maria Chiara Milardi e dal 2020 viene seguito da Stefano Serranò.

Adesso, dopo una pandemia che ha complicato la sua rincorsa verso Tokyo 2020, Andrew Howe ha preso in questo inizio di 2023 la decisione di dire addio alle competizioni. 

Ultimo aggiornamento: 23:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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