Luna Rossa Prada Pirelli esordisce con due vittorie nette, belle e pulite, nella Finale della Prada Cup contro Ineos Team UK Luna Rossa c’è e stupisce gli inglesi di Sir Ben Ainslie che a tre settimane dalla vittoria per 4 a 0 nei Round Robin se la ritrovano davanti agile, veloce, con un equipaggio che gira liscio e coeso, e per di più in due regate con condizioni di vento diverse tra loro: molto leggero nella prima, ai limiti inferiori dell’intensità consentita di 6.5 nodi, sui 15/17 nodi in rinforzo, nella seconda. Da notare che per Britannia si tratta delle prime due sconfitte nel 2021, visto che aveva chiuso imbattuta la fase dei Round Robin.
Ci sono mare piatto, quasi niente corrente e una brezza leggera sabato a Auckland alle quattro del pomeriggio di una limpida giornata di sole, le 4 del mattino in Italia, sul campo di regata A nel Golfo di Hauraki circondato da una immensa flotta di barche di spettatori e tifosi. Tanto leggera che la scommessa per i due team è di mantenere sui foil i loro AC 75. Un leggero ritardo delle operazioni di partenza, poi l’usuale voce femminile che dal Comitato di Regata annuncia che il vento è sufficiente per il via. Ingresso al box di partenza da sinistra per Luna Rossa, quindi con Checco Bruni al timone, e 10 secondi dopo, da destra, gli inglesi. Luna Rossa appare subito più veloce e stabile, vira, si mette mura a dritta e sceglie di stare più bassa rispetto alla linea di partenza non cedendo, con quel poco vento, alla tentazione di attaccare Britannia detta Rita, più alta verso la linea, col rischio di cadere dai foil. Una tattica giusta, che insieme a un’ottima stima del cosiddetto “time on distance”, le permette di stringere al vento, accelerare e tagliare al momento giusto la linea di partenza. Ciò mentre Rita, costretta a stringere maggiormente dalla sua posizione, in quello che sembra quindi un errore, cade dai foil e riesce a rialzarsi e a partire, quando la bella principessa, forte anche delle sue vele più grasse , è già volata via e ha preso un vantaggio di 700 metri. Fine dei giochi, in una giornata di vento regolare in cui l’equipaggio degli 11 ragazzi della Luna, capitanati da Checco Bruni, Jimmy Spithill e Pietro Sibello, amministra bene la navigazione lungo i 6 lati del percorso e conclude con un vantaggio di 1’ e 52”.
“ Siamo molto contenti, una è fatta -dice pacato e sorridente Bruni a bordo – La prossima regata sarà diversa, sui 12/14 nodi, ora cambiamo il fiocco.” Sono stupiti i commentatori anglosassoni della diretta ufficiale, quasi increduli, di quanto giri tutto bene su Luna Rossa.
Breve intervallo canonico, cambio delle vele di prua e via alla seconda prova con entrata da parti invertite e Britannia che sembra prendere un leggero sopravvento sulla Luna, ma è in anticipo, deve rallentare e le due barche al via sono pari. Luna Rossa però si trova nei rifiuti, nel vento sporco dell’avversaria, e deve virare verso il lato destro del campo, che ha leggermente meno aria. Però al primo incrocio con gli inglesi ha mura a dritta, cioè la precedenza, e Ainslie deve passarle dietro. Al successivo incrocio Luna Rossa ha guadagnato quei metri che le permettono di andare in testa e girare la prima boa con un vantaggio di 11 secondi, un vantaggio che incrementa via via di qualche secondo, fino all’arrivo che taglia con 26 secondi di distacco.
Con vento stabile, come quello di queste due prove, la regata diventa un confronto di velocità, e Luna Rossa, specie in bolina, sembra avere uno spunto maggiore, forse stringere leggermente di più,
Ci sono sorrisi sul gommone- tender dove Max Sirena è al telefono con Patrizio Bertelli che segue la Prada Cup dalla Toscana. Ma nessuno festeggia. Calmi, professionali, reciprocamente fiduciosi come equipaggio, si percepisce che gli uomini della Luna si sentono bene in barca tra loro. Le parole di Checco Bruni dettano la linea: “ La serie è lunga, 13 regate, la più lunga che abbiamo affrontato fino ad ora. Restiamo focalizzati, pensiamo a una regata per volta, a un giorno per volta, non sprechiamo tempo a festeggiare, perché niente è scontato.” Fa eco a Bruni Jimmy Spithill :“ I boys hanno fatto ottime manovre e siamo riusciti ad essere sempre in testa – dice - Abbiamo una gran barca, un gran pacchetto e un buon team che ci supporta. Abbiamo fiducia nella nostra barca, ma sappiamo che c’è ancora molto sul tavolo. Oggi abbiamo fatto un paio di errori e per domani cercheremo di “affilarci” anche su quelli.”
Sul fronte inglese intanto si legge tensione, un accenno di preoccupazione, in Sir Ben Ainslie per la solidità di Luna Rossa, che mai come oggi é sembrata protagonista, rispetto all’avversario di “La Bella e la Bestia”, come dicono in kiwiland. Non c’è dubbio i che la Luna il premio "style & elegance" l’abbia già vinto., La preoccupazione di Ainslie - che non va dimenticato, é un immenso combattente oltre che, con i suoi quattro ori olimpici, tra i migliori velisti del mondo - è che anche come performance la Luna Rossa post Semifinali, sembra cresciuta e con un equipaggio sicuro di sè e "in fase" nella nuova configurazione che vede Sibello occuparsi oltre che della randa, anche del collegamento strategico tra i due timonieri, contribuendo con una visione “dall’alto” del campo di regata. Una preoccupazione che Sir Ben esprime, anche nella conferenza stampa post regata, affermando di preferire condizioni in cui il vento sia meno stabile, in direzione e intensità,condizioni in cui il tattico Giles Scott è noto per essere un mago.
Domani, domenica, nel secondo giorno della Prada Cup, sono in programma due regate sul campo E con previsione di vento forte . Il via é alle 16.15 di Auckland, le 4.15 in Italia.
Il calendario della finale della Prada Cup dopo le due prove di domenica 14 febbraio, prevede 2 giorni di pausa ai quali seguono due prove mercoledì 17.
A quel punto si saranno disputate 6 regate, ci saranno altri due giorni di pausa e si arriverà a un lungo week end di fuoco: due regate al giorno venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 e se necessario lunedì 22.
Conquisterà il diritto di elevare per la prima volta al cielo la Prada Cup, realizzata da argentieri fiorentini su design creato da Marc Newson, chi per primo avrà raggiunto 7 vittorie nelle 13 regate previste. Con la vittoria il diritto di affrontare il Defender Emirates Team New Zealand nella 36° America’s Cup a partire dal 6 marzo 2021.