Rai, niente tetto ai compensi: scongiurato l'esodo delle star

Giovedì 15 Giugno 2017 di Stefania Piras
Rai, niente tetto ai compensi: scongiurato l'esodo delle star

Comincia l'era Mario Orfeo in Rai, ieri c'è stato il primo Consiglio di amministrazione che ha prodotto subito un voto favorevole e all'unanimità sulla questione del tetto agli stipendi. Una soluzione di sintesi la chiamano a viale Mazzini per far capire che c'è stato pieno accordo sulle indicazioni del Cda. E quindi, chi sarà pagato quanto? I parametri «quanto più possibili oggettivi» sono stati costruiti «a partire dall'applicazione puntuale della legge» e quindi recependo le indicazioni contenute nel parere dell'Avvocatura dello Stato (arrivato il 20 aprile) e fornite dal ministero per lo sviluppo economico.

STIPENDI
E quindi sono criteri tagliati in punta di norma e su cui l'ultimo cda di Campo Dall'Orto - va detto - anche dopo le dimissioni inevitabili dopo la sfiducia al piano news, aveva speso ore e ore. Poi si sottolinea che «il Piano nasce dalla necessità di tutelare il futuro aziendale». E quindi un artista va pagato il giusto se lo si vuole trattenere in azienda. Infine, e qui c'è la soluzione di compromesso volta a evitare quelli che più di un consiglieri definiva «milioni facili» ai compensi si applicherà la deroga del tetto di 240 mila euro e si applicherà un taglio del 10 per cento progressivo ai contratti da rinnovare. Ovvero ai compensi più alti si potrà tagliare anche più del dieci. Ai compensi di chi? Agli storici che hanno stipendi milionari. Esempio: Fabio Fazio dovrà accontentarsi di una cifra inferiore al milione e 800 mila euro che percepisce attualmente, ma forse andrà su Rai1. Il deputato dem Michele Anzaldi non è contentissimo e ha messo in fila quaranta fra conduttori, giornalisti, registi e collaboratori della Rai il cui compenso supera il tetto da 240mila euro che si stanno già sfregando le mani: «È difficile - scrive - spiegare agli italiani che nel pubblico vige un tetto da 240 mila euro valido per tutti ad eccezione di una piccola casta». «Si agisce contra legem', contro il Parlamento, e i membri del Cda
Rai si assumono una grave responsabilità» aggiunge Renato Brunetta. Fermi tutti dice il consigliere Guelfo Guelfi: «Le motivazioni per superare il tetto devono essere chiare, bisognerà vedere i risultati raggiunti e a fare le valutazioni ci saranno i direttori di rete e il direttore generale». Sopra il milione infatti, ma non è detto che ci resteranno, ci sono anche Antonella Clerici, Carlo Conti, Flavio Insinna, Michele Guardì e Bruno Vespa. Gli esempi modello che vengono citati per la deroga sono i programmi sul ricordo di Falcone e Borsellino o Notte a Venezia (Alberto Angela, 5 milioni di spettatori, corteggiatissimo da Sky). La definizione è questa: «prestazioni in grado di offrire intrattenimento generalista oppure di creare o aggiungere valore editoriale». «Sono molto soddisfatto per la soluzione trovata che consente di mantenere professionisti di grandissimo valore formati alla Rai» ha detto il nuovo dg che così può già archiviare una pratica importantissima. E il risultato centra almeno due obiettivi: contenere i costi e frenare la possibile emorragia di artisti pronti a traslocare.«Una scelta meditata per preservare i valori della Rai, non per assecondare contratti dai milioni facili» ha commentato il consigliere Rai Franco Siddi. Con questo regolamento si svela l'arcano Rai: «stare sul mercato ma non di subirlo» sintetizza Siddi.
Oggi ci sarà un nuovo cda che si occuperà di riempire le caselle rimaste scoperte: al Tg1 andrà Andrea Montanari, attuale direttore del Giornale Radio e Radio1, che ha lavorato a lungo con il giornalista napoletano. Al posto di Montanari invece andrà il conduttore di Agorà Gerardo Greco. Soluzione che potrebbe accontentare anche Roberto Fico del M5S e presidente della Vigilanza Rai che proponeva un job posting per auspicare a un soluzione interna. Oggi si gioca pure la partita palinsesti autunnali che saranno presentati il 28 giugno. Da viale Mazzini promettono tante novità nei programmi e nelle conduzioni.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 09:19