Giovanni Ciacci e quell'abito 'rubato' alla Rai: «Accuse folli, ecco tutta la verità»

Mercoledì 2 Ottobre 2019
Giovanni Ciacci e quell'abito 'rubato' alla Rai: «Accuse folli, ecco tutta la verità»

Abito rubato dalla Rai? Giovanni Ciacci, stylist e conduttore tv, in un'intervista a Oggi (in edicola da domani) respinge le accuse. «Se ho sbagliato a non richiedere la bolla d'accompagnamento alla Rai, sono disposto ad assumermi le mie colpe, ma accusarmi di ricettazione è folle», le parole di Ciacci, in onda ogni giorno su Tv8 di Sky con Vite da copertina con Elenoire Casalegno.

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Ciacci ripercorre l'intera vicenda, risalente al 2013, dell'abito cucito dalla sartoria della Rai di Napoli per Mariangela Melato come copia di un analogo modello fornito dalla Maison Gattinoni: «Dalla maison di moda romana qualche tempo dopo mi ricontattarono per dirmi che stavano facendo una mostra sugli abiti delle dive della tv e avrebbero voluto avere il vestito della Melato per esporlo, visto che comunque si trattava di un modello disegnato da loro. Una volta chiesto il permesso alla Rai (e considerato che comunque la mostra era patrocinata da Rai Com) chiesi il vestito alle persone che erano lì con me a Napoli».



«L'abito mi fu consegnato in presenza proprio della Melato e del suo autista, e insieme lo portammo a Roma per la mostra… Non ho mai badato alla bolla di accompagnamento. Non so se c'era o se non c'era. Non è il mio lavoro: io facevo il costumista, e mica avevo accesso alle pertinenze Rai, qualcuno deve avermelo pur dato, quel vestito. Fu esposto e finita la mostra l'abito venne mandato in custodia a mia sorella, che è in società con me», dice ancora Ciacci che nega di aver mai tratto un guadagno dalla vicenda: «I miei soldi si possono controllare, sia come entrate che come uscite. Io credo nella giustizia, so che le autorità competenti dimostreranno la mia innocenza»

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