Eagles of Death Metal, in arrivo un documentario sulla strage del Bataclan

Giovedì 3 Novembre 2016 di Giacomo Perra
Gli Eagles of Death Metal

«Come si può riuscire a vivere dopo aver visto una cosa simile?». È questo il grande interrogativo che sta alla base di Eagles of Death Metal: Nos Amis (Our Friends), il documentario in cui il regista e figlio d’arte Colin Hanks - suo papà è il  grande Tom - ha voluto raccontare gli effetti della strage del Bataclan (93 morti, tra cui l’italiana Valeria Solesin, a seguito di un attacco terroristico sferrato dall’Isis) sulla band che ne è diventata (suo malgrado) uno dei simboli.
 

 

Quella terribile notte del 13 novembre 2015, d’altronde, mentre gli spietati sicari del Califfato si accingevano a compiere il massacro, gli Eagles of Death Metal erano presenti. E a sentirli suonare e cantare, sul palco della sala concerti del teatro parigino, erano accorsi in tanti e tra questi, ovviamente, le quasi cento vittime del vile attentato.
 
Un anno dopo, perciò, per il gruppo californiano, dimenticare l’orrore vissuto è praticamente impossibile. Per Jesse Hughes e Josh Homme, i due componenti del complesso, la tragedia del Bataclan è stata, inevitabilmente, uno choc, una scossa emotiva che ha agito da fattore di instabilità sul proprio rapporto e sulle relazioni con i fan. Ed è proprio tra queste pieghe che il lavoro di Hanks si è soffermato, cercando di cogliere aspetti e di suggerire domande (come quella iniziale proposta dal regista in un’intervista a Deadline) e, se possibile, risposte.
 
Prodotto da Live Nation Productions e Company Name e arricchito dalla partecipazione degli U2, presenti nelle immagini del primo concerto tenuto a Parigi dagli EoDM dopo la strage, uno show in cui Hughes e Homme fecero da spalla a Bono e compagni, Eagles of Death Metal: Nos Amis (Our Friends), che approderà in tv, sull’emittente americana HBO, il prossimo febbraio, è diviso in tre parti: la prima è finalizzata a illustrare l’intera storia della band californiana a chi tuttora la ignora o non la conosce bene, la seconda è incentrata, invece, sui fatti del 13 novembre 2015 mentre la terza descrive infine il tour europeo successivo all’attentato, un giro di live che portò gli Eagles of Death Metal a esibirsi nel mitico Olympia nel febbraio del 2016.

Ultimo aggiornamento: 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA