Il Teatro alla Scala rende omaggio a Milva, carismatica interprete di una stagione musicale straordinaria in cui tradizione e ricerca si univano con risultati di altissimo valore artistico e infallibile efficacia comunicativa.
Milva debutta alla Piccola Scala nel 1975 nello spettacolo Io, Bertolt Brecht n. 2 presentato dal Piccolo Teatro. Insieme a Tino Carraro interpreta poesie e canzoni d'autore con la regia di Giorgio Strehler. Tre anni dopo sempre alla Piccola Scala è protagonista della prima assoluta del Diario dell'assassinata di Gino Negri con la direzione di Donato Renzetti e la regia di Filippo Crivelli.
Roland Petit
Luciano Berio la chiama nel 1982 a vestire i panni del Primo cantastorie alla prima assoluta della sua opera La vera storia sul libretto di Italo Calvino. Direttore nella sala del Piermarini è lo stesso Berio mentre lo spettacolo è firmato da Maurizio Scaparro. Nel 1988 partecipa nella parte della Cantante al dramma coreografico L'angelo azzurro di Roland Petit, interpretato dallo stesso Petit insieme a Luciana Savignano e diretto da Michel Sasson.
Kurt Weill
L'ultima apparizione di Milva alla Scala risale al 1989 quando è protagonista in concerto di I sette peccati capitali di Kurt Weill con l'Orchestra scaligera diretta da Zoltan Peskó.