“Playlist” dantesca, selva teatrale e film-opera “infernale”: ai 2Mondi la Commedia è Divina. Domenica gran finale con Pappano e Premio Carla Fendi

Giovedì 8 Luglio 2021 di Simona Antonucci
Divina Commedia: la prima giornata, di Piero Maccarinelli

Una “playlist” con i suoi brani preferiti e un viaggio nel suo Inferno con riprese hi-tech e la musica contemporanea della compositrice Lucia Ronchetti.

Ma anche «una selva che non è una selva, un colle che non è un colle con un sole che non è il sole dove si incontrano tre fiere che sono e non sono tre fiere», nel percorso reinventato da Piero Maccarinelli.

 

Marina Mahler e Carol LeWitt

Un excursus con l’Ensemble Micrologus tra le musiche dei più importanti trovatori del XIII secolo. Un convegno organizzato da Michele dall’Ongaro, sovrintendente di Santa Cecilia, un film opera con un poeta “sanguinario” e una mostra che racconta i legami tra Dante e l’antico Ducato di Spoleto.  Nel mezzo del cammin del Festival, tutti i mondi di Dante diventano protagonisti delle prossime serate, in attesa dell’evento finale, domenica in piazza Duomo, dove il Maestro Pappano consegnerà il Premio Carla Fendi a Marina Mahler e Carol LeWitt, prima dell’inizio del tradizionale concerto (anticipato per finale europei di calcio alle 18.30).

Monique Veaute

«Il nostro omaggio a Dante», spiega Monique Veaute, direttrice dei 2Mondi, «nasce dalla musica. Poi, intorno ai suoni evocati dalla Commedia, è venuto tutto il resto. L’anniversario è in corso, certo, ma studiando e rileggendo, la curiosità si è spostata proprio sulle note medievali, quelle che ascoltava Alighieri mentre lavorava alle sue pagine. E così cercando di costruire un contesto per riproporre questi brani, abbiamo ideato una sezione dantesca all’interno del festival. E dal Trecento siamo arrivati fino all’opera contemporanea». Eventi che abbracciano più discipline per un festival che riesce a far dialogare arte e spettacolo, letteratura e musica, danza, teatro e scienza, contemporaneità e memoria.

Fondazione Carla Fendi

E in questo caleidoscopio di suggestioni si inserisce il progetto della Fondazione Carla Fendi che è anche un omaggio a Spoleto e a due grandi artisti che hanno vissuto e lavorato nel territorio tra gli anni Sessanta e gli Ottanta: Sol Lewitt, uno dei massimi esponenti del concettualismo, e Anna Mahler la figlia di Gustav Mahler e di Alma Mahler Schindler, scultrice erede di geni artistici. Entrambi hanno scelto di vivere e lavorare immersi nella cultura della città, lasciando tracce della loro genialità. Un patrimonio, tenuto vivo dai Mahler & Lewitt Studios, e che ha preso la forma e i colori di un murale che riproduce l’opera Wall Drawing #1119 di Sol LeWitt, sulla facciata del Teatro Caio Melisso. Mostre, convegni e la cerimonia dell’11, durante la quale Maria Teresa Venturini Fendi assegnerà due borse di studio alla Fondazione Mahler-LeWitt per consentire a nuovi talenti di diventare residenti della Fondazione a Spoleto per 5 anni.  

Divina Commedia: la prima giornata, di Piero Maccarinelli

Percorsi d’arte e viaggi “infernali”. Stasera (al teatro San Simone giovedì 8 alle 19, domani venerdì 9 alle 16 e alle 21.30 e sabato 10 alle 16), Divina Commedia: la prima giornata, di Piero Maccarinelli, un «eterno Dante nella sua complessa e splendente lingua solo superficialmente oscura, in realtà fondante il nostro idioma, fra teatro, cinema e letteratura», spiega il regista. Con Fausto Cabra, Massimo De Francovich, Luca Lazzareschi e Manuela Mandracchia che vestono abiti senza tempo realizzati da Giorgio Armani.

Ensemble Micrologus

Domani, per il concerto di mezzogiorno alla Chiesa di Sant’Eufemia, l’Ensemble Micrologus esegue le musiche del XIII secolo, quelle dei poeti lirici, i “trovatori”, che Dante ben conosce e cita. E alle ore 15 in diretta streaming dalla Sala dei Vescovi, il convegno di studi I vapori del cuore: Dante e la Musica, organizzato da Santa Cecilia con la curatela scientifica di Agostino Ziino. Fino alle ore 17.30 i contributi di Thomas Persico, Francesco Ciabattoni e Pedro Memelsdorff svelano aspetti storici, estetici ed esecutivi dell’universo letterario e musicale di Dante.

Michele dall'Ongaro

«Il convegno è un’occasione importante», spiega Dall’Ongaro, «per approfondire un tema affascinante come quello del rapporto tra musica e testo, ai tempi di Dante. Si potrà scoprire il paesaggio sonoro che ci racconta la Divina commedia. Un mondo forse poco noto ma immensamente affascinante». Quindi la mostra Dante nelle terre del Ducato a Palazzo Mauri (ore 9-13, ore 16-19) e alla Sezione Archivio di Stato di Spoleto (venerdì ore 15-17, sabato e domenica ore 17-20) fino all’11 luglio, che racconta i legami tra il poeta e l’antico Ducato di Spoleto, con preziosi incunaboli, edizioni illustrate della Commedia e carte geografiche del XVI e XVII secolo. 

Lucia Ronchetti

E in chiusura, domenica 11 luglio alle ore 15, a San Simone, l’opera-film di Lucia Ronchetti Inferno «con un Dante inondato di sangue, arrabbiato, disperato e aggressivo, estraniato da una società che condanna senza remore», spiega la compositrice presentando la sua produzione, nata per il teatro (fino al 9 luglio sul palco dell’Oper Frankfurt) e poi trasformata nel film che debutterà, in prima internazionale tra Francoforte e i 2Mondi. Il film combina i versi danteschi, la musica evocativa di Ronchetti, un flusso di scene cinematografiche girate durante le prove dell’opera, frammenti del film muto Inferno di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro (1911), integrati con brani filmati durante l’esecuzione dal vivo. «Un lavoro particolare», conclude Ronchetti, con personaggi che compaiono dal buio per non tornare più. Ci saranno attori e cantanti che dialogheranno con il suono degli strumenti, come Francesca che rivolge il suo amore a un Paolo violoncello».

Ultimo aggiornamento: 15:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA