«L’obiettivo è quello di riaprire gli spazi della cultura e dello spettacolo il prima possibile e in sicurezza.
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MONIQUE VEAUTE
Un impegno da parte del ministro, prima del ringraziamento a Giorgio Ferrara, che ha condotto le passate edizioni, e gli auguri a Monique Veaute, nuova direttrice artistica, fino a pochi mesi fa anima del Romaeuropa Festival, che ha presentato al suo debutto con un cartellone, tra il 25 giugno e l’11 luglio, «ispirato all’amore per la musica del suo fondatore Gian Carlo Menotti, ma che terrà conto del lavoro fatto da Ferrara per la prosa», spiega Veaute.
Sessanta prime italiane, 5 prime assolute, 21 concerti, con artisti dal Senegal alla Norvegia, dalla Stati Uniti, all’Australia, la maggior parte in presenza, alcuni sul web, in 15 luoghi diversi. «Per raggiungere questo obiettivo», continua la direttrice, «mi sono assicurata la presenza di due orchestre in residenza, quella dell’Accademia di Santa Cecilia e del Budapest Festival, legate da un accordo per cinque anni. Fondamentale il sostegno della Rai che quest’anno lancia da Spoleto il Festival per il sociale».
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ANTONIO PAPPANO
Almeno sei appuntamenti al giorno. Omaggi a Dante, Stravinskij, Strehler (con Andrea Jonasson, Monica Guerritore e Margherita Di Rauso), Pina Bausch, e grandi interpreti: da Iván Fisher ad Antonio Pappano, da Mourad Merzouki ad Angelin Preljocaj, da Francesco Tristano a Brad Mehldau, da Flora Détraz a Jonas&Lander, da Liv Ferracchiati a Alan Lucien Øyen e Massimo Recalcati al debutto come drammaturgo. Piero Maccarinelli affronterà la Divina Commedia, La prima giornata, e presenterà una mostra sull’archivio del Festival. Contributi di Romeo Castellucci, Robert Lepage, Lucia Ronchetti, ma anche di Colapesce e Dimartino che apriranno il loro tour italiano proprio da Spoleto.
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ACCADEMIA SILVIO D'AMICO
Residenze sperimentali a cura di La MaMa Spoleto Open e dell’Accademia Silvio d’Amico. La collaborazione dell’artista Daniel Buren che firma il Manifesto, mentre le mostre a Palazzo Collicola e in città completeranno la proposta d’arte. «Per tre settimane», continua Veaute, «la realtà si mescola con la finzione. Mi piace sognare un Museo dell’effimero con appuntamenti che si susseguono da mattina a sera». Compresi gli approfondimenti culturali della Fondazione Carla Fendi, dedicati al connubio arte e scienza, Sol Lewitt e Anna Mahler, durante i quali verranno aperti luoghi mai visti. Proposte dal vivo, ma anche online con il Digital Stage che prevede 5 proiezioni: Pina Bausch, Romeo Castellucci, l’Inferno di Lucia Ronchetti, Robert Lepage e Circa Ensemble.
L’APERTURA
Inaugurazione in Piazza Duomo il 25 giugno («la utilizzeremo durante tutto il festival e non soltanto per la chiusura», spiega Veaute) con la Budapest Orchestra diretta da Ivàn Fischer che proporrà musiche francesi del ‘900 e gran finale sempre al Duomo con Antonio Pappano alla guida dell’orchestra di Santa Cecilia con un repertorio italiano, in diretta su Rai5 l’11 luglio. «Saremo schierati con tutte le nostre forze», conclude il sovrintendente di Santa Cecilia Michele dall’Ongaro, «orchestra e coro, complessi per musica da camera, organizzeremo convegni e manifestazioni per bambini. Per noi una gigantesca soddisfazione».
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