Su Sky la prima serie di Muccino
"Racconto i conflitti di ogni famiglia"

Martedì 14 Dicembre 2021 di Gloria Satta
Una scena di "A casa tutti bene"

Arriva finalmente in tv, su Sky Serie e Now dal 20 dicembre, “A casa tutti bene” la serie diretta da Gabriele Muccino e nata dalla costola del suo omonimo film campione d’incassi del 2018.

Con attori diversi (Francesco Acquaroli, Laura Morante, Francesco Scianna, Silvia D’Amico, Simone Liberati, Antonio Folletto, Euridice Axen, Valerio Aprea, Milena Mancini, Emma Marrone, Laura Adriani) e attraverso un racconto snodato in 8 episodi densi di tensione ed emozioni a fior di pelle, il regista romano mette al centro della storia la folta, tormentata e conflittuale famiglia Restuccia, dinastia di ristoratori romani alle prese con drammi, liti, tradimenti, divorzi, dolori, terribili segreti che si tingono di “giallo”. “E’ la mia prima serie e ho avuto l’ambizione di mantenere lo stesso alto standard qualitativo”, spiega Muccino, 54 anni, “mi sono anche imposto di non cambiare linguaggio, di non attenuare i coinflitti dei personaggi, i loro dolori, le tensioni, i buchi affettivi, il disagio di stare al mondo, i traumi. In una parola, ho voluto portare il cinema in tv sperando che il pubblico, come in un gioco degli specchi, si riconosca nella famiglia protagonista e riesca ad esorcizzare i propri problemi”.

Debutto nella serie per il regista dell’”Ultimo bacio” e primo “family drama” di Sky che ha già avuto un’ottima risposta da parte dei distributori internazionali, “A casa tutti bene” è stata prodotta da Sky e Lotus Production - società di Leone Film Group, sceneggiata da Muccino con Roberta Petronio (anche produttrice creativa), Andrea Nobile, Gabriele Galli, Camilla Buizza, la serie vanta la sigla cantata da Jovanotti. Sul set, tra gli attori, si è creata un’atmosfera di alchimia quasi magica. “Lavorare con Muccino”, rivela Francesco Scianna, che interpreta uno dei tre figli del capostipite dei Restuccia, “è come fare l’amore: viene naturale”. E Silvia D’Amico, nel ruolo di sua sorella, aggiunge: “Gabriele ci ha spinto a rimanere noi stessi e a liberare le nostre emozioni più profonde. Non abbiamo interpretato dei personaggi. Li abbiamo vissuti”. In programma anche la seconda stagione della serie, che sarà ancora una volta diretta da Muccino.

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