Stranger Things 4, fenomeno Kate Bush: grazie alla serie è sulla vetta di Spotify

Mercoledì 1 Giugno 2022 di Mattia Marzi
Stranger Things 4, fenomeno Kate Bush: grazie alla serie è sulla vetta di Spotify

Chissà come avrà reagito lei, da tempo fuori da ogni circuito, lontana dai social (su Instagram è assente dal 2019) e dai riflettori, rintanata nella sua tenuta a Theale, piccolo villaggio a est di Reading dal quale non si allontana mai. Chissà se Kate Bush l’ha saputo, più che altro, che la sua “Running Up That Hill” – datata 1985 – grazie alla popolarissima serie Netflix “Stranger Things” è diventata a trentasette anni dalla sua uscita un tormentone.

E che ieri con la bellezza di 2,1 milioni di ascolti totalizzati in ventiquattro ore ha conquistato la vetta della classifica di Spotify relativa ai brani più ascoltati negli Usa, portandosi al secondo posto di quella mondiale con 4,9 milioni di stream in altri paesi (prima anche in Regno Unito, Australia, Canada, Irlanda, Nuova Zelanda, seconda in Belgio, Francia e Emirati Arabi), seconda solo ad “As It Was” di Harry Styles.

Le riscoperte della serie

Dopo aver fatto scoprire ai tredicenni “Should I Stay our Should I Go” dei Clash e regalato una seconda popolarità a “Africa” dei Toto, ora la serie dei fratelli Matt e Ross Duffer riesce pure nell’incredibile impresa di portare in classifica una delle artiste più coraggiose degli Anni ‘80, che nel pieno del successo dopo hit come “Wuthering Heights” e “Babooshka” spiazzò tutti annunciando lo stop alle apparizioni pubbliche (sarebbe ritornata ufficialmente sui palchi solo trentaquattro anni dopo, con una serie di concerti a Londra che andarono sold out in quindici minuti). Permettendole di scavalcare nella hit parade star latine come Bad Bunny, rapper come Kanye West e popstar come Lizzo.

Nella stagione finale di “Stranger Things”, diventata un vero e proprio fenomeno pop (usciti venerdì, gli episodi hanno totalizzato in tre giorni 287 milioni di ore visualizzate: è record, su Netflix), ambientata nel 1986 nella fittizia cittadina di Hawkins, la canzone di Kate Bush svolge un ruolo centrale: ascoltandola con il walkman, Maxine Mayfield – interpretata dalla ventenne Sadie Sink – riesce a sopravvivere al mostro Vecna, l’antagonista della stagione, che per fortificarsi uccide i giovani della città immaginaria dell’Indiana dove si svolge la serie.

L'autorizzazione concessa 

“Kate Bush è molto selettiva quando si tratta di concedere la sua musica a film e serie: abbiamo preparato pagine e pagine di sceneggiatura e filmati in modo che potesse capire esattamente come sarebbe stata utilizzata la canzone”, ha spiegato a Variety Wende Crowley di Sony Music Publishing, che gestisce le edizioni della cantautrice. Fan della serie, alla fine Kate Bush – oggi 63enne – ha dato il suo consenso. Consapevole che da un’operazione del genere una come lei – discograficamente ferma da più di dieci anni – avrebbe potuto trarre non pochi vantaggi.

Ne sa qualcosa Cyndi Lauper, che grazie alla presenza della sua “Time After Time” nelle precedenti stagioni è diventata un’icona anche per la “Gen Z” (“Girls Just Want to Have Fun” ha superato su YouTube il miliardo di visualizzazioni). Della colonna sonora di “Stranger Things 4” fanno parte – tra gli altri – “Psycho Killer” dei Talking Heads, “Tarzan Boy” di Baltimora, “Detroit Rock City” dei Kiss e “Separate Ways” dei Journey. Gli ultimi due episodi arriveranno su Netflix l’1 luglio: i colpi di scena potrebbero non finire qui.

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