Torna in tv Claudio Amendola: dal 14 aprile su Canale 5 in prima serata, il popolare attore romano sarà il regista e il protagonista di “Il patriarca”, una serie “crime” in 6 puntate targata Taodue-Mediaset Group, prodotta da Camfilm e interpretata anche da Antonia Liskova, Neva Leoni, Raniero Monaco di Lapio, Primo Reggiani, Giulia Schiavo, Carmine Buschini.
A chi si è ispirato? “Il mio personaggio è molto ben scritto e, se proprio devo trovare dei riferimenti, penso al Padrino anche se oggi la mafia ha cambiato volto, è quella dei colletti bianchi e del mondo della finanza”, risponde l’attore, “ma tutto sommato io avevo la fisicità adatta per interpretare Nemo e ho giocato sugli sguardi e gli atteggiamenti”. Si è mai sentito un patriarca? “Figuriamoci, appartengo a una famiglia che più sgangherata non si può. Però ognuno dei membri della mia famiglia sa che può contare su di me. Sono una persona affidabile sia sul lavoro sia nel privato”. Nel futuro di Amendola c’è “Cassamortari 2”, il sequel della black comedy da lui diretta l’anno scorso e ospitata con grande successo su Prime Video. Meglio le piattaforme del cinema? “In questo momento funzionano quasi soltanto i film d’autore, la gente si è dotata di schermi sempre più grandi e preferisce vedere il cinema in casa”. E per i suoi 60 anni, l’attore vorrebbe farsi un regalo: “Mi piacerebbe interpretare un western, ma nessuno li scrive”. A farlo lui non ci pensa proprio: “Davanti alla pagina bianca mi blocco, ma quando scrivono gli altri vado forte”.
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