Sanremo da 0 a 10: Loredana Bertè vincitrice morale, bocciati autori e giuria

Lunedì 11 Febbraio 2019 di Marco Castoro e Rita Vecchio
Baglioni, Raffaele, Mahmood e Bisio

Il 69° Festival di Sanremo rappresenta uno spartiacque di frontiera. In pratica si chiude un'era e se ne apre un'altra. Le canzoni e gli artisti più giovani hanno cominciato a entrare in partita. Il podio ha una media di centicinque anni.
Gli ascolti over calano in maniera fisiologica, visto anche il diffondersi delle nuove piattaforme. Streaming e social vanno a conquistare terreno. In quest'ottica si guarda al prossimo anno, edizione n. 70, con il nodo da sciogliere su Baglioni. Sarà ancora lui il conduttore? Probabilmente no, perché questo Festival e il suo direttore artistico sono stato messi a dura prova dalle beghe politiche e da qualche errore nella formula e nei contenuti. Dalla giuria d'onore a Loredana Berté: ecco i promossi e i bocciati.

Sanremo, lo specchio del Paese


VOTO 10 BERTÈ NON MOLLARE

La sua esclusione dal podio non è piaciuta a nessuno. Né al pubblico che ha fischiato come non mai, né ai telespettatori. L'artista c'è rimasta male. Pensava alla vittoria. E ha disertato il tradizionale appuntamento del giorno dopo con Domenica In. Per lei è stato un Festival memorabile per le sue interpretazioni e per aver rivisto Mimì.



9 DE SANTIS, BRAVA BIS
Il direttore di Raiuno, Teresa De Santis, ha meritato la montagna di fiori che Baglioni le ha regalato. È stata lei fin dal primo giorno a metterci la faccia, facendo da cuscinetto alle polemiche politiche. Il Festival ha portato fortuna a tutto il daytime della rete e a RaiPlay. Meriterebbe un bel 10 se fosse meno arrogante lo staff della sua comunicazione.



8 BOCELLI DA BRIVIDI
Standing ovation per Andrea e Matteo Bocelli, uno dei picchi di ascolti più importanti di questo 69° Festival. Superlativa anche Serena Rossi nelle vesti dell'indimenticabile Mia Martini. E che dire di Giorgia? La sua voce conquista a ogni nota. E il duetto di Come saprei con Claudio Baglioni ha rappresentato un momento da brividi.



7 SUPERDOPOFESTIVAL
Il Dopofestival è piaciuto. E non solo per i buoni ascolti. In questo caso l'indice di gradimento ha superato quello dell'Auditel. Anna Foglietta (nella foto) e Rocco Papaleo sono stati splendidi. Davvero bravi. Così come meritano un elogio a parte Pio e Amedeo, la cui performance è stata una dei momenti più divertenti e travolgenti del 69° Festival.



6 BISIO-RAFFAELE, OK MA ANCHE NO
Anche il voto di Claudio Bisio e Virginia Raffaele è una media che tiene conto dei numeri molto divertenti nei quali si sono esibiti come comici. Mentre hanno lasciato molto a desiderare come presentatori. Non basta la buona volontà per inventarsi un nuovo lavoro. E si è visto soprattutto nella prima puntata, quando sono apparsi impacciati e terrorizzati.



5 BAGLIONI INGESSATO
​Il dirottatore Claudio Baglioni meriterebbe un bel voto per aver riportato i giovani al Festival. Sia sul palco sia in visione (su streaming soprattutto). Quanto canta emoziona sempre. Da solo e in compagnia. Si è fatto però condizionare troppo dalle polemiche politiche, che gli hanno portato via molte energie. Ha fallito con la formula delle 24 canzoni.



4 SALA STAMPA ULTRÀ
I video postati sul web hanno messo a nudo il comportamento da hater di alcuni giornalisti in sala stampa. In particolare pregiudizi, urla e grida dopo le esibizioni de Il Volo. Anche i social hanno imperversato su Sanremo con commenti offensivi e razzisti. L'ultimo caso fake su Facebook col finto giornalista pentito che inventa un boicottaggio.



3 PRAVO, D'ANGELO: NO
Con i loro atteggiamenti i due artisti hanno cercato di far vedere che ancora sono sulla breccia. In realtà la canzone di Nino non ha conquistato nessuno, neanche i napoletani. Mentre gli atteggiamenti snob di Patty hanno annoiato. Seppure la ragazza del Piper ci ha da sempre abituato a fare quello che vuole. 



2 LIGA SOTTOTONO
Ligabue. O meglio: come si è ridotto Ligabue! La sua presentazione fatta da Claudio Bisio è apparsa tutt'altro che una trovata geniale. Vedere un'icona del rock fare dei numeri da Mago Forest ha avuto l'effetto di una pugnalata per chi lo segue e lo stima da anni. Viene da chiedersi che fine abbia fatto la sua vena creativa e rock.



1 AUTORI BOCCIATI
Gli autori sono scivolati su alcuni numeri non certo esaltanti e dai testi banali. Tipo il ricordo del Quartetto Cetra con la vecchia fattoria ia-ia-oò. Santamaria e Favino hanno fatto da cavie. Ma anche il monologo iniziale di Bisio ha fatto molto discutere, è sembrato anche una maniera per intimorire i giornalisti.



0 GIURIA SENZA QUALITÀ
La giuria d'onore dei vip (nella foto, la Pandolfi) non è stata una giuria di qualità, a parte Mauro Pagani. È finita giustamente nel mirino sia per aver decretato il successo di Motta e Nada nei duetti, sia per il caso del post Votate Negrita del giurato Bastianich.

Andrebbe sostituita con una vera giuria di qualità, magari con cantanti e musicisti. 

Ultimo aggiornamento: 15:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA