Achille Lauro e le voci dei "nemici" durante l'esibizione: da Maurizio Gasparri a Red Ronnie tutti gli insulti ricevuti

Domenica 7 Marzo 2021
Achille Lauro e le voci dei "nemici" durante l'esibizione: da Maurizio Gasparri a Red Ronnie.

​Achille Lauro e le voci dei "nemici" durante l'esibizione: da Maurizio Gasparri a Red Ronnie tutti gli insulti ricevuti.  Ancora una volta è lui a far discutere. Come ogni sera, anche in questa serata finale ha composto il suo quadro. Introdotto da un ballerino - Giacocomo Castellana, étoile del teatro dell'Opera di Roma, Achille Lauro è arrivato sul palco dell'Ariston cantando “C’est la vie”.  Quando era quasi arrivato alla fine della sua esibizione il cantante si è tolto la giacca e ha mostrato sul suo corpo alcune rose che gli "trapassavano" la parte addominale del corpo, con tanto di sangue che fuoriusciva copioso. 

Ma l'attenzione di tutti è stata attirata da una serie di voci mandate in onda dalla regia che si sono nitidamente sentite durante questa ultima parte dell'esibizione. Voci "nemiche" che pronunciavano frasi contro Achille Lauro. Si distinugevano nettamente le voci di Maurizio Gasparri senatore di Forza Italia, del conduttore Red Ronnie, del leader della Lega Matteo Salvini e di molti altri. Alcuni, su twitter, scrivono di aver riconosciuto anche la voce di Selvaggia Lucarelli, che spesso  ha criticato aspramente l'artista.

Le parole che gli vengono rivolte sono molto forti. "Achille Lauro fai schifo" pronuncia la voce di Gasparri, "non comprerei mai un suo disco" rincara Red Ronnie; e ancora: "è volgare", "frocio", "blasfemo", "inutile", "pagliaccio".

Il messaggio di Achille Lauro appare chiaro: le parole possono far male, possono ferire, possono far sanguinare. Poi l'ultima "disascalia" riportata anche sul suo account Instagram:

È giunto il nostro momento.
La nostra stessa fine in questa strana fiaba.
La più grande storia raccontata mai.
Maschere dissimili recitano per il compimento della stessa grande opera.
Tragedia e commedia.
Essenza ed esistenza.
Intesa e incomprensione.
Elementi di un'orchestra troppo grande per essere compresa da comuni mortali.
È giunto il nostro momento.
Colpevoli, innocenti.
Attori, uditori.
Santi, peccatori.
Tutti insieme sulla stessa strada di stelle
Di fronte alle porte del Paradiso.
Tutti con la stessa carne debole.
La stessa rosa che ci trafigge il petto.
Insieme, inginocchiati davanti al sipario della vita.
E così sia.
Dio benedica Solo Noi

Esseri Umani.

Ultimo aggiornamento: 01:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA