Ezio Bosso torna in tv: «A Natale vi racconto la musica che lenisce ogni dolore». L'intervista sull'evento al teatro Unione

Martedì 17 Dicembre 2019
Ezio Bosso torna in tv: «A Natale vi racconto la musica che lenisce ogni dolore». L'intervista sull'evento al teatro Unione
E' morto a 48 anni Ezio Bosso, pianista e direttore d'orchestra che da anni soffriva di una malattia degenerativa. L'artista era stato operato nel 2011 per un tumore al cervello, dopo il quale gli era stata diagnosticata una malattia che ha compromesso l'uso delle mani. 
Bosso era nato a Torino il 13 settembre 1971 e il 20 giugno dello scorso anno era stato nominato cittadino onorario di Roma. Lo scorso novembre aveva registrato al teatro dell'Unione di Viterbo la serata trasmessa poi da Rai3 il giorno di Natale. Questa è la sua intervista.


«La musica ti cambia la vita, la musica lenisce tutti i dolori. Bisogna credere in lei e lasciarsi guidare». Il maestro Ezio Bosso, dopo il successo a giugno scorso, che incollò davanti alla tv più di un milione di spettatori su Rai3, raccoglie nuovamente la sfida per una serata evento di "Che storia è la musica", il giorno di Natale alle 21.20. Dopo Beethoven, stavolta il racconto si snoderà tra la vita e la genialità di Cajkovskij, avvicinando il pubblico alla sesta sinfonia, la celebre "Patetica".

«Nessuno più di lui poteva essere il protagonista di Natale, amò questa festa come nessun altro», sottolinea il compositore e direttore d'orchestra che non nasconde i suoi timori nell'accettare il nuovo impegno. «Avevo paura, sì. I motivi sono tanti, a partire dal fatto che dopo due minuti che mi vedo sullo schermo sono già stufo e la considero un'occupazione militare dei media. Poi per ragioni personali e per il fatto di aver preso mazzate in passato. A convincermi ad accettare è stata l'Orchestra e il fatto che ritengo non importante ciò che farai,
ma ciò che hai fatto e che lascerai».

Ma non si tratta di una semplice replica, in una linea già tracciata: «Abbiamo alzato l'asticella rispetto a giugno, c'è molta più musica. Rifare la stessa cosa avrebbe significato cadere nella banalità: io continuo ad andare contro i luoghi comuni».

Ad intervallare il racconto tra parole e musica, che andrà avanti per quasi tre ore, ci saranno diversi ospiti, anche apparentemente lontani dal mondo classico: da Corrado Augias a Diego Bianchi, passando per Max Tortora, Mario Tozzi, Igor Cassina. «Ogni ospite entra personaggio ed esce persona - dice Bosso - perché la musica emoziona e spoglia di tutte le maschere. La mia maschera è la bacchetta, che nasconde il dolore. Cajkovskij (considerato tra i più grandi compositori russi, ebbe un'esistenza segnata da depressione e lutti, ndr) è l'esempio più grande di come la musica riesca a curare  i malati».

«Ezio Bosso è in grado di superare qualsiasi grammatica verbale - dice il direttore di Rai3 Stefano Coletta -. Il
successo di questa trasmissione è nella sua capacità di emozionare e di arrivare diretto al cuore di chi ascolta e guarda».

"Che storia è la musica" (registrato al Teatro dell'Unione di Viterbo, con la direzione artistica di Angelo Bozzolini) vede protagonista, accanto a Bosso, l'Orchestra Europa Filarmonica, da lui fondata e per l'occasione arricchita dai giovani dell'Orchestra Filarmonica di Benevento, e il Coro Filarmonico Rossini di Pesaro. «Ascoltateci a tutto volume, disturbate i vicini quella sera. Cambieremo il mondo a colpi di musica», è l'auspicio di Ezio Bosso che il 21 e 22 dicembre torna anche sul podio dell'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, all'Auditorium Parco della Musica, per dirigere due delle sinfonie più conosciute di Beethoven: la Sinfonia n. 5 e la Sinfonia n. 7, preludio alle celebrazioni nel 2020 per i 250 anni dalla nascita del compositore.
Ultimo aggiornamento: 15 Maggio, 11:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA