Mengoni a Eurovision Song Contest: Beatles e lustrini, a Liverpool lo show è pronto al decollo

Per ora basse, secondo gli scommettitori, le possibilità di vittoria del trionfatore a Sanremo. Fra gli ospiti anche Mahmood

Sabato 6 Maggio 2023 di Mattia Marzi
Mengoni a Eurovision Song Contest: Beatles e lustrini, a Liverpool lo show è pronto al decollo

A liquidarlo come un raduno di freak, una celebrazione della stravaganza a tutti i costi, si commetterebbe un grosso errore di valutazione. La sobrietà non è certamente di casa all'Eurovision Song Contest e anche l'edizione che sta per cominciare a Liverpool, scelta dopo la vittoria dell'Ucraina lo scorso anno a Torino e l'impossibilità per Kiev di ospitare l'evento a causa della guerra, non fa eccezione. Però la kermesse resta pur sempre "l'evento non sportivo più seguito al mondo", capace di tenere incollati davanti alle tv di tutto il mondo 712 milioni di spettatori complessivi nel corso delle ultime cinque edizioni. «È un Sanremo al triplo», dice la presidente Rai Marinella Soldi.

Forse, guardando i dati, anche al quadruplo o al quintuplo.

 


IL SIGNIFICATO
La Rai anche quest'anno trasmetterà in Italia i tre appuntamenti della manifestazione, con il commento di Gabriele Corsi e di Mara Maionchi: le due semifinali del 9 e dell'11 maggio andranno in onda su Rai2 alle 21, la finale del 13 maggio su Rai1.

A rappresentare sul palco della Liverpool Arena il nostro Paese sarà Marco Mengoni, vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo (dieci anni fa si classificò settimo a Malmö con L'essenziale). Con una performance che, stando a quel poco che filtra, svelerà finalmente il significato del testo enigmatico della sua Due vite (con lui dovrebbe esserci una controfigura): finalista di diritto, insieme ai rappresentanti dei paesi che fondarono l'Ebu, il network delle emittenti radiotelevisive europee, la Francia, la Germania, la Spagna, il Regno Unito e anche ai vincitori in carica dell'Ucraina, Mengoni si esibirà direttamente nella finale di sabato 13.

Proverà a riscattare il deludente sesto posto dell'anno scorso in casa di Mahmood e Blanco e della loro Brividi: «Mi è dispiaciuto leggere quelle dichiarazioni di Blanco. Sappiamo con quanta attenzione abbiamo seguito l'organizzazione. Blanco e Mahmood erano imbrigliati in una rete di concerti e impegni che non potevano cancellare. Noi abbiamo dovuto tenere conto delle esigenze di tutti», dice Claudio Fasulo, vicedirettore intrattenimento prime time Rai, che da anni si occupa per viale Mazzini dell'Eurovision e che dallo scorso novembre è entrato a far parte anche del board dell'Ebu, rispondendo alle accuse di Blanco.

Commentando il deludente piazzamento in classifica di Brividi a Torino il cantautore aveva accusato l'organizzazione, lo scorso anno in carico alla Rai, di non aver rispettato le esigenze sue e di Mahmood: «Eurovision è una catena di montaggio. Se uno fa tardi saltano le prove. Non è l'organizzazione che si deve adattare all'artista, ma il contrario», aggiunge, dura, la direttrice affari internazionali Simona Martorelli.

Blanco non ci sarà, tra gli ospiti chiamati a Liverpool. Mahmood invece sì. La voce di Soldi sarà protagonista insieme ad altri cantanti che hanno partecipato alle ultime edizioni della kermesse di un medley dedicato ai Beatles, la sera della finale: canterà Imagine di John Lennon.

«Eurovision è la rappresentazione massima della libertà artistica e espressiva. All'Italia fa molto bene parteciparvi perché è un grandissimo mondo democratico», riflette il direttore intrattenimento prime time Rai Stefano Coletta. La sobrietà non è di casa, dicevamo. Lo spettacolo è assicurato, tra band che si presentano con look stile YMCA cavalcando missili (i croati Let 3, in gara con Mama sc!) a cantanti che si esibiscono con flautisti nani (il moldavo Pasha Parfeni, con Soarele si Luna), passando per guerriere curvy (la norvegese Alessandra con Queen of Kings - savonese di Cisano sul Neva, è tra i due artisti italiani ai quali altri Paesi hanno affidato le rispettive bandiere: per San Marino ci sono i pistoiesi Piqued Jacks) e pure chi si esibisce con inquietanti robot virtuali come all'interno di un videogioco (il serbo Luke Black, con Samo mi se spava).


LE QUOTAZIONI
La favoritissima è la svedese Loreen, che nel 2012 trionfò con Euphoria e che ora, quote degli scommettitori alla mano (Snai paga appena 1,70 volte la cifra scommessa la sua eventuale vittoria), si appresta a vincere di nuovo a mani basse con la sua Tattoo: più in salita la strada per Mengoni, la cui vittoria è quotata 25.

La finale dell'Eurovision 2022 su Rai1 l'anno scorso conquistò 6,6 milioni di spettatori pari al 41,9% di share e da viale Mazzini ora si aspettano un successo simile. Le ambizioni della rete sono sintetizzate dalle parole di Fasulo, tra i primi in Rai a intuire il potenziale della kermesse (insieme ad Andrea Fabiano, ex direttore di Rai1 che nel 2016 scelse di trasmettere la finale sulla rete ammiraglia): «Abbiamo sdoganato e reso pop un evento che per il pubblico generalista italiano era un oggetto non identificato».
 

Ultimo aggiornamento: 09:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA