Maneskin, Zucchero: «Musicalmente sono come la scoperta dell'acqua calda»

Il nuovo album di cover "Discover": «Ma non canterò Volare: è come pizza e mandolino. La band romana? Ho aperto prima io le date dei Rolling Stones»

Mercoledì 17 Novembre 2021 di Mattia Marzi
Maneskin, Zucchero: «Musicalmente sono come la scoperta dell'acqua calda»

Primo album di cover in quarant'anni. E prima esperienza come doppiatore. A 66 anni Zucchero si mette in gioco. Lo fa incidendo un disco, Discover, nei negozi da venerdì 19 novembre, contenente canzoni non scritte da lui (tranne Luce, che firmò per Elisa e che ora cantano insieme): da The Scientist dei Coldplay a Fiore di maggio di Concato, passando per Natural blues di Moby (con Mahmood), Con te partiròdi Bocelli e Ho visto Nina volare di De André (cantata in duetto virtuale con lo stesso Faber: «Non lo conoscevo, ma a quel brano sono legatissimo»). C'è anche Canto la vita, versione in italiano di Let Your Love Be Known di Bono, incisa insieme allo stesso frontman degli U2: «È stato divertente prestare la voce nella versione italiana del film d'animazione Sing 2 (nelle sale dal 23 dicembre, ndr) al personaggio di Clay Calloway, il leone rockstar che lui doppia nell'originale», sorride Zucchero. Nel disco non c'è Nel blu dipinto di blu, che in progetti del genere non manca mai.

«Volare ha stufato, con tutto il rispetto per Modugno», disse. La pensa sempre così?
«Sì. Quando vai all'estero sembra che la musica italiana si sia fermata lì. Rientra nell'elenco dei luoghi comuni: Spaghetti, pizza e Volare. Menomale che ora ci sono i Maneskin».

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Hanno aperto anche per i Rolling Stones.
«Io l'ho fatto prima di loro, in Austria e in Francia. Era il '95. La scorsa estate Jagger mi ha pure invitato al suo compleanno, in Toscana. Gli ho dedicato Con le mie lacrime, la versione in italiano di As Tears Go By».

E lui?
«Si ricordava le parole, l'abbiamo cantata insieme».

Torniamo ai Maneskin.
«Volevo fare Honky Tonk Woman proprio degli Stones insieme a loro, ma erano in giro. È notevole che abbiano tutto questo seguito. Musicalmente sono come la scoperta dell'acqua calda. Ma hanno riempito un vuoto quanto a trasgressione e irriverenza».

Come ha scelto le canzoni dell'album?
«L'idea di base era evitare di cantare brani già ampiamente coverizzati».

Però c'è Con te partirò, di cui esistono numerosissime versioni.
«Una sera Bocelli, per il quale avevo già scritto Il mare calmo della sera, me la fece ascoltare in anteprima. Non ne era convinto. Gli dissi: Sei pazzo? È straordinaria. L'ho fatta mia, togliendo la pomposità dell'orchestra e trasformandola in un pezzo minimalista».

Nel 2022 cadranno i quarant'anni dal suo primo Sanremo. Li festeggerà all'Ariston, come superospite?
«Ci sono stato già troppe volte. Non è nei piani, almeno per ora».

Poi magari ci va. E canta Nel blu dipinto di blu.
«Quello proprio no».

Il 29 maggio 2022 suonerà a Berlino con Eric Clapton. Che ne pensa delle sue uscite no-vax?
«Chissà dove sta la verità».

 

Scusi?
«È tutto così nebuloso, le informazioni non sono chiarissime».

Ma lei si è vaccinato, almeno?
«Sì. Ma non me la sento di schierarmi né da una parte né dall'altra».

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 18:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA