Maneskin all'Eurovision, stasera la finale: «Facciamo come l'Italia a Berlino nel 2006»

Sabato 22 Maggio 2021 di Mattia Marzi
Maneskin all'Eurovision, stasera la finale: «Facciamo come l'Italia a Berlino nel 2006»

«Facciamo come a Berlino 2006», sorride il frontman Damiano David. Nell'estate di Italia-Francia e del cielo azzurro sopra Berlino erano bambini di 7 anni e forse poco ricordano dell'impresa della nazionale guidata da Lippi. Quindici anni dopo, i Maneskin con la loro Zitti e buoni sono la grande speranza tricolore all'Eurovision Song Contest, dove l'Italia non vince dal 1990, quando a trionfare fu Toto Cutugno con Insieme: 1992.

A Rotterdam è tutto pronto per la finale di questa sera dell'edizione 2021, la prima realizzata in era di pandemia tra tamponi, quarantene e esibizioni in video (come nel caso degli islandesi Daði og Gagnamagnið, dopo la positività di un componente). Lo show - diventato negli anni un vero e proprio fenomeno: 182 milioni di telespettatori in 40 mercati nel 2019 - sarà trasmesso in diretta su Rai1 dalle 20.40 con il commento di Gabriele Corsi e Cristiano Malgioglio.

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I COLLEGHI
«È la Champions League della musica», dice l'attore e comico romano, insistendo sui paragoni con il calcio. Dall'istrionico paroliere, i telespettatori lo sanno già, ci si può aspettare di tutto: «Vorrei che Putin, uno dei presidenti più importanti del mondo, prestasse più attenzione al messaggio lanciato dalla cantante russa: bisogna rispettare i diritti di tutti». I cellulari di Damiano David (22), Victoria De Angelis (21), Thomas Raggi (20) e Ethan Torchio (20), favoritissimi per gli scommettitori tra i 26 finalisti, non fanno che squillare. Uno dietro l'altro arrivano i messaggi di parenti, amici e colleghi del mondo dello spettacolo: «Ci hanno scritto Laura Pausini, Fedez, Diodato, Francesca Michielin, Mengoni».

Su Twitter gli ha fatto i complimenti di Little Steven, il chitarrista di Bruce Springsteen («Non male», ha scritto). Ha speso buone parole per la band anche il critico musicale di un giornale come il Guardian, che si è detto sorpreso dalla proposta musicale italiana di quest'anno, non esattamente la ballata che ci si aspetta dalla tradizione nostrana: «Ce lo ripetono tutti: Ma come? Un gruppo italiano di musica rock'n'roll? È bello poter dimostrare che la musica italiana non è solamente Belcanto, che c'è anche chi propone altro», dicono loro. Che quando non stanno in albergo e non hanno interviste in programma passano il tempo a girare per l'Ahoy Arena, che ospita l'evento, chiacchierando con i cantanti degli altri paesi: «Abbiamo fatto amicizia con i Blind Channel, finlandesi. Fanno nu metal: con loro sappiamo di cosa parlare, siamo la piccola quota rock in un contesto dove band del genere sono una rarità».

Video

FUOCHI D'ARTIFICIO
La performance dei Maneskin è di impatto, tra giochi di luci e ombre e cascata di fuochi d'artificio, con una pedana che ricorda volutamente quelle dei Queen: «È un omaggio al mondo del rock e dei live. Volevamo uscire dagli standard dell'Eurovision, dove di solito le esibizioni somigliano a videoclip. Questi quattro ragazzi hanno un'energia pazzesca dentro che esprimono nella gestualità del corpo, andava sottolineata», spiega Claudio Santucci, che cura l'esibizione per lo studio Gio Forma (già al fianco di Vasco, Ferro, Cremonini). L'Italia paga lo scotto di essere rimasta fuori dalla competizione per quattordici anni e sta recuperando solo ora le relazioni con le altre delegazioni, fondamentali in un concorso dove il vincitore viene proclamato attraverso una votazione congiunta di giurie nazionali e televoto (non si può votare per la propria nazione).

IL FESTIVAL
Al paese vincitore spetta il compito di organizzare l'edizione successiva e il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo ci tiene a smentire voci che vorrebbero viale Mazzini intimidita dalle spese di cui dovrebbe farsi carico l'azienda in caso di vittoria: «Saremmo orgogliosi di organizzare il più grande evento musicale del mondo. Nel 2017, quando Gabbani aveva grosse chances, organizzammo delle riunioni per scegliere anche la città che avrebbe ospitato l'Eurovision, si pensò a Torino. I costi? Con la creatività si riesce a fare ciò che con il denaro non è possibile fare». Si vedrà.

GLI IMPEGNI
Al di là dell'Eurovision, il 2021 dei Maneskin è già pieno di impegni, tra il nuovo album da registrare (uscirà entro la fine dell'anno) e i concerti da preparare: «L'ambizione è quella di riuscire ad arrivare, tramite questo concorso, ad un pubblico più vasto, conquistare i palazzetti europei e non solo italiani», spiegano Damiano e compagni. Martedì, durante la prima semifinale, all'olandese Duncan Laurence è stato consegnato un premio per il miliardo di stream conquistati da Arcade, la canzone con cui vinse l'Eurovision nel 2019.
 

Ultimo aggiornamento: 16:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA