Le Vibrazioni, testo e significato di Tantissimo: canzone di Sanremo 2022

Il testo è di Roberto Casalino, la musica è di Francesco Sarcina, Roberto Casalino e Nicco Verrienti

Mercoledì 2 Febbraio 2022
Le Vibrazioni, testo e significato di Tantissimo: la canzone di Sanremo 2022

Era il 2005 e per Le Vibrazioni fu il debutto al Teatro Ariston, ma loro erano già un nome di punta del panorama rock-pop italiano. Dopo quella volta gli appuntamenti al festival di Sanremo diventeranno puntuali: quest'anno la scaletta di Sanremo 2022 li prevede con Tantissimo al terzo posto nella seconda serata.

Nel 2008 Marco Castellani, il bassista, lascia la band per dedicarsi ad un progetto musicale con la band Octopus e viene sostituito da Emanuele Gardossi.

L’ultima partecipazione è quella del primo Festival di Amadeus nel 2020 in cui la band milanese ha ottenuto il suo miglior piazzamento fermandosi ai piedi del podio con il brano Dov’è.

La cover: “Live and let die” di Paul Mc Cartney con Sophie and the Giants.

Tantissimo – autori e significato: Tantissimo è un brano che può far breccia in settori diversi del pubblico di Sanremo 2022, ma che soprattutto testimonia il loro buon momento compositivo. Si tratta di una canzone nata a più mani, come spiegato da Le Vibrazioni ai microfoni di RaiPlay: “Questa è una canzone introspettiva, che parla di se stessi ma può adattarsi a tutti. Parla del trovare l’equilibrio, dell’importanza delle cicatrici che servono per imparare la lezione e andare avanti. Il futuro non si sa com’è, ci basiamo sul presente”. Il testo è di Roberto Casalino, la musica è di Francesco Sarcina, Roberto Casalino e Nicco Verrienti.

 

Il testo di Tantissimo

(di R. Casalino – N. Verrienti – F. Sarcina – R. Casalino)
C’era l’aria che ci univa in mille persone
C’era un tempo per dare e avere
C’è ancora la mia vita piena di tante cose
Ho imparato a stare bene nel mezzo sempre
Oggi penso a tutte le occasioni sprecate
Alle giornate in strada tra tanta gente
E a quella polvere che ho tolto piano dal mio cuore
Per salvare quello che comunemente
Chiamiamo amore, per quante volte
Facciamo finta di non ricordarci il nome
Che sotto voce si sente eccome
Ma di profilo c’è il tuo seno che mi vuole
E anche se non lo dico
Mi fa male tantissimo
Male male tantissimo
C’era una casa, un divano e vuoti da colmare
Ed un bel fiore nero è il mio presente
Quanta fatica facciamo a dimenticare
Certi ricordi ci rimangono addosso sempre
Come per dire “guarda cosa ti è successo mentre
Salvavi quello che comunemente”
Chiamiamo amore, per quante volte
Facciamo finta di non ricordarci il nome
Che sotto voce si sente eccome
Ma di profilo c’è il tuo seno che mi vuole
E anche se non lo dico
Mi fa male tantissimo
C’eri tu
Dietro quel sogno mai pronunciato
Dietro gli applausi sordi
Sopra un palco vuoto
L’amore sotto pelle è
Un’arma nella mano.

Ultimo aggiornamento: 5 Febbraio, 20:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA