Aperol with Heroes, il 17 e 18 settembre all'Arena di Verona. Da Elodie a Madame: il cast delle due serate

Giovedì 16 Settembre 2021 di Mattia Marzi
"Aperol with Heroes", il 17 e 18 settembre all'Arena di Verona. Da Elodie a Madame: il cast delle due serate

Una "mossa eclatante" per invitare il governo a far ripartire i concerti a piena capienza con il green pass obbligatorio. I principali promoter di musica dal vivo in Italia, Ferdinando Salzano di Friends & Partners, Clemente Zard di Vivo Concerti e Roberto De Luca di Live Nation, preparano un'azione collettiva per fare pressing sul governo sul tema della ripresa dei concerti a pieno regime. Lo preannunciano a margine della conferenza stampa di presentazione di "Aperol with Heroes", in programma il 17 e 18 settembre, domani e dopodomani, all'Arena di Verona in modalità ibrida: con pubblico presente fisicamente sugli spalti dell'anfiteatro scaligero ma anche con spettatori connessi da casa sulla piattaforma LIVENow (dove sarà possibile assistere allo show in live streaming acquistando un biglietto virtuale da 9,90 euro).

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"Aperol with Heroes", un'evento per la ripresa del settore


La richiesta delle agenzie è quella di allentare le regole per gli spettacoli.

Solo pochi giorni fa proprio all'Arena di Verona, sul palco dei Seat Music Awards 2021, erano stati Marracash e Alessandra Amoroso a lanciare - in diretta su Rai1 - degli appelli al governo per sottolineare l'importanza della ripresa: "È arrivato il momento che chi ci governa prenda in mano la situazione, perché esiste uno strumento chiamato green pass che può aiutare finalmente a tornare alla normalità e il settore ne ha bisogno", era stata la riflessione del rapper, costretto a rinviare ancora una volta il tour nei palasport legato al suo album "Persona", quattro volte Disco di platino per l'equivalente di 200 mila copie vendute, previsto quest'autunno. E la popstar salentina, che ha annunciato un concerto in programma il 13 luglio 2022 allo stadio San Siro di Milano, aveva aggiunto: "La musica deve ricominciare davvero. La gente ne ha bisogno, così come i musicisti e anche noi artisti. Fateci ripartire".

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Prima di loro già Mahmood, sui social, si era lasciato andare ad uno sfogo sul tema: "Provo un forte sentimento di abbandono da parte delle istituzioni. A quasi due anni dall'inizio della pandemia il nostro settore si trova ancora allo stesso punto: siamo fermi (tolte poche, troppe poche, situazioni a capienze ridotte che non permettono ovviamente di sostenere eventi vicini alla vecchia normalità. Oggi abbiamo a disposizione degli strumenti che permetterebbero di poter fare concerti in sicurezza: i green pass. Guardo fuori dall'Italia e vedo che si può fare, evidentemente quando ci sono la volontà e l'attenzione verso un settore, le soluzioni si trovano".

I cantanti delle due serate



"Aperol with Heroes" - tra i cui organizzatori ci sono anche le tre società di live promoting - potrebbe essere tra gli ultimi grandi eventi della stagione delle riaperture prima di possibili nuove chiusure. Big, giovani, noti e meno noti, ma comunque tutti protagonisti della musica pop italiana contemporanea: dopo l'edizione dello scorso anno, realizzata subito dopo il lockdown a sostegno dei lavoratori della musica, il festival torna all'Arena di Verona con una seconda edizione. Il cast, rispetto all'anno scorso, è ridotto: non una quarantina di artisti, ma 12. Suddivisi in due giornate. Venerdì 17 settembre si alterneranno sul palco Ariete, Elodie, Mahmood, Massimo Pericolo, Negramaro e Sangiovanni. Sabato 18, invece, sarà la volta di Achille Lauro, Carmen Consoli, Emma, Gazzelle, La Rappresentante di Lista e Madame. Una line up più compatta per un evento che non rinuncia alla sua mission sociale: quest'anno riguarda la promozione della parità di genere nell'industria discografica e tra i partner c'è non a caso Keychange, rete internazionale che vuole abbattere il gender gap nel mondo della musica.

Tutta al femminile è la direzione artistica del festival, curata da un team di dieci donne capitanato da Marta Donà, potente manager già dietro al successo di Marco Mengoni, Alessandro Cattelan, Francesca Michielin e i Maneskin, che ha seguito dal successo a "X Factor" fino alla vittoria all'Eurovision Song Contest 2021 (passando per Sanremo), prima che la band decidesse di cambiare management e affidarsi alla Exit Music del loro produttore Fabrizio Ferraguzzo: "Il nostro obiettivo era quello di considerare la diversità come una sorta di superpotere da sbloccare: sul palco gli artisti saranno supereroi e cercheranno ciascuno di dare un contributo per sostenere l'importanza di una società più inclusiva. Ogni artista porterà sul palco il proprio mondo: saranno dei veri mini-concerti all'interno di un evento più grande".

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