Le mani fatate e l'estro sudcoreano

Martedì 10 Novembre 2020 di Gustavo Marco Cipolla
Le mani fatate e l'estro sudcoreano


Sculture pop, ventilatori che diventano orologi da appendere alle pareti, borse realizzate nel segno del riciclo creativo. L'estro sudcoreano arriva prima nella Capitale per approdare poi nella Tuscia con la Settimana internazionale del design in upcycle, iniziativa curata dal Gwangmyeong Art Center insieme al Laboratorio Linfa di Orte. All'appuntamento anche startup e imprese attente all'ambiente. Il progetto si sdoppia grazie al carattere espositivo nella galleria romana Incinque Open Art Monti, diretta da Monica Cecchini, e nel viterbese con seminari online o in presenza rispettando il Dpcm. Due i webinar, ai quali partecipano i talenti della Corea del Sud, per svelare i segreti dell'upcycling. Le mani fatate di Yang Yeong Wan, professore all'università di Hongik, assemblano componenti di oggetti diversi che vivono una nuova vita. Jung Chan Boo crea piante e animali usando le cannucce, Kim Hyeon Jeong con Harley Key punta sul fascino non industriale dei jeans che si trasformano in articoli trendy ed eco-friendly. «L'ascesa del fast fashion ha portato a tonnellate di scarti fra pellami e tessuti. Ho cercato un modo per riutilizzarli», spiega Ahn Ji-Hae, che ha tramutato una dozzina di disegni in accessori presentati, addirittura, a Madame Christine Lagarde.
 

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