Al Salone del Libro sale la febbre del gioco

Giovedì 9 Maggio 2019 di Mario Ajello
Al Salone del Libro sale la febbre del gioco
Il gioco del mondo è il titolo del Salone del libro che si è aperto oggi. E guarda caso non si fa che giocare negli stand del Lingotto. Non le partite, anche perché Allegri se ne va dalla Juve. Semmai i giochi o le scommesse sono altri: lo arrestano oppure no il Polacchi, l'editore fascista di Altaforte che è stato cacciato dal Salone? Oppure il compagno Chiamparino, che qui al Lingotto spopola in nome dell'antifascismo, vincerà oppure no le elezioni regionali di maggio?

Tutti giocano su tutto, anche sull'arrivo di Roberto Saviano tra poche ore: riuscirà a scaldare le platee oppure ha perso il suo brio? Nello stand di Laterza il gioco, molto serio, s'intitola: chi è fascista. I visitatori vanno nello spazio di questo editore e dicono la loro per iscritto. Esempio: "Fascista è mia suocera".

Nello stand di ActionAid, proprio a due passi dove doveva esserci il gazebo di Altaforte, questa Ong ha inventato un gioco interattivo sulla democrazia. Si chiama Vivicrazia, perché la democrazia è viva solo se è partecipata. Con il tablet, o con lo smartphone, si può scegliere lo stile di un fumettista e farsi un proprio avatar da condividere sui social e nel frattempo rispondere a un sondaggio sulle sfide più urgenti della democrazia.

Quella da affrontare per prima è la parità di genere? Si, al momento i partecipanti - ognuno con il proprio ritratto prodotto nello stile di cinque fumettisti coinvolti - hanno scelto questa come priorità. Segue la lotta alla povertà e la difesa dell'ambiente. Davanti allo stand di Sellerio si scommette: Montalbano ce la farà a vincere le elezioni europee? Naturalmente si parla di Nicola e non di Luca Zingaretti.
Ultimo aggiornamento: 18:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA