Un lascito politico di un grande romanziere. E' quello di Philip Roth. Essere molto politici, non essere mai militanti e tantomeno ideologici. Questa è stata la sua lezione. La storia e la politica sono entrate continuamente, dando profondità, respiro e un tono da "Pastorale americana" a vicende personali che altrimenti - in scrittori meno grandi di Roth - diventano faccende intime e non ritratti di una nazione o di una civiltà. "La politica - così sosteneva - è la grande generalizzatrice e la letteratura è la grande particolareggiatrice". Roth le venerava entrambe e a suo modo le praticava tutte e due. Con lo stesso atteggiamento: "Resistere in solitudine!".
Ultimo aggiornamento: 12:19
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