Cosa resterà del lockdown, Paolo Bonolis: «Eravamo abituati a volere tutto ma ci sbagliavamo»

Lunedì 18 Maggio 2020 di Paolo Bonolis
Cosa resterà del lockdown, Paolo Bonolis: «Eravamo abituati a volere tutto ma ci sbagliavamo»

Vi ricordate? Eravamo abituati ad avere tutto, a pretendere tutto.

Quotidiane e arroganti illusioni iniettate dalle politiche, dai mercati e dalle scienze ci facevano sentire onnipotenti e spocchiosi nei confronti della Vita e della Terra. Poi, all’improvviso, un microscopico essere vivente, invisibile ad occhio nudo, ci ha messo al tappeto diventando – pur così piccino – più grande di noi. Adesso, gradualmente, tra incertezze diffidenze difficoltà e malumori proviamo a ricominciare. Per tornare come prima? Spero di no. Mi auguro che questo stallo alle nostre presunzioni ci abbia mostrato vie migliori. La storia ci hanno sempre insegnato ad impararla invece che capirla. Ogni fatto storico nefasto si è generato nell’umana arroganza ed avidità, eppure non lo abbiamo voluto capire, affannati – sempre – a voler nutrire il nostro tempo di immediate ed egoistiche rapacità. Vorrei passare sopra le critiche e condanne a questo periodo. Il problema affrontato e da affrontare si espande su talmente tanti fronti della nostra vita che ogni esercizio di presunta saggezza argomentizia suonerebbe, comunque, contraddicibile. Ma se tutte queste rinunce, queste libertà limitate, queste diffidenze e queste preoccupazioni le vorremo evitare nel futuro, possiamo sfruttare questo pezzo di storia non solo per lasciarcelo alle spalle, ma per capire i nostri errori. Quali? Basterebbe coglierne un paio: l’arroganza umana e l’egoistica voglia di tutto. Se smettessimo di pensare di essere i padroni della terra e di poterne manipolare a piacimento gli elementi per far sfoggio di competenza e capissimo che la cooperazione è l’unica strada che paga in ogni tempo, forse questo stallo vissuto ci farà vincere tutte le prossime partite. Ora, con leggerezza, gentilezza e rispetto, riprendiamoci ciò che possiamo e non tutto quello che vogliamo.

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